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Firenze, Maggio Musicale: pubblico in “delirio” per Jessica Pratt. Prossimi eventi in calendario

Jessica Pratt come Lucia di Lammermoor (Foto Maggio Fiorentino)

FIRENZE – Jessica Pratt al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino ha presentato ieri, 12 settembre 2024, il suo spettacolo «Delirio», che rispecchia, arricchendolo di alcune sinfonie (utili ai cambi d’abito, uno per ogni eroina rappresentata sul palco), il CD uscito l’anno scorso dopo una travagliata gestazione. È addirittura un progetto dell’era Chiarot- Conte, registrato pre-covid con l’Orchestra e il Coro del Maggio diretti da Riccardo Frizza, sul podio anche ieri, e infine autoprodotto, stampato e pubblicato nell’ottobre 2023.

Con calma, fra un impegno operistico e l’altro, Jessica Pratt lo promuove quest’anno con una tournée che ieri ha toccato Firenze. Molto più di un concerto, un vero lungo spettacolo in cui la Pratt, rivestita volta a volta coi bei costumi di scena disegnati per lei da Giuseppe Palella, dà ampio sfoggio delle sue doti vocali e della sua tecnica sopraffina, senza cui le doti durano poco, mentre la voce della Pratt mostra ancora una potenza e una limpidezza negli acuti e sovracuti ragguardevolissime; senza spartito, recitando come se fosse sulla scena, interpreta rendendo tutte le sfumature delle eroine belcantistiche incarnate. La candida Amina della Sonnambula di Bellini, L’Emilia di Liverpool di Donizetti, autore anche della Lucia di Lammermoor nella cui celebre scena del delirio dopo il delitto (compiuto già in pieno accesso di follia) la Pratt è stata perfetta ed emozionante in sommo grado (suscitando molti minuti di applausi e acclamazioni alla fine della prima parte della serata), l’allucinata Elvira dei Puritani di Bellini e infine la Linda di Chamounix di Donizetti. In due brani (Emilia e Linda) è stata affiancata da Aleksandra Meteleva, mezzosoprano dalla voce interessante che risentiremo come Tisbe nella Cenerentola che va in scena dal 20 settembre e in altre opere della stagione autunnale.

Alla fine dell’ultimo pezzo, mentre il pubblico davvero in delirio chiedeva il bis, ha stupito tutti facendo emergere da sotto l’ultimo pomposo costume rosso un abitino argenteo molto luccicante e cantando, con perizia e grande verve (coinvolgendo il primo violino Domenico Pierini, divertitissimo), Glitter and be gay dal Candide di Bernstein.

Indimenticabile il concerto, ma da non perdere nemmeno il disco, in cui la pazzia di Lucia di Lammermoor è eseguita, come previsto dall’autografo di Donizetti, in Fa Maggiore con la glassarmonica e non in Mi Bemolle col flauto, come da prassi in orchestra (anche la sostituzione è d’autore, perché il suonatore dell’inconsueto strumento, presente fino alle prove, per dissidi col Teatro San Carlo non ci fu più alla prima); nel disco intervengono anche le voci di Ana Victória Pitts, Adriano Gramigni, Jungmin Kim, Dave Monaco; alla glassarmonica Sascha Reckert. Lo si reperisce, oltre che ai concerti della Pratt, da Dischi Fenice (via Santa Reparata 8b), che spedisce in tutta Europa. Dopo il concerto, una prova da far tremare i polsi attende la Pratt al Maggio: sarà Norma a marzo 2025.

Nell’attesa, il teatro prosegue con una programmazione piuttosto cospicua: giovedì 19 settembre alle 20, salirà sul podio il maestroAlessandro Bonato, a dirigere l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, con il pianista Francesco Libetta, per un concerto con musiche di Sergej Rachmaninov e Pëtr Il’ič Čajkovskij. Libetta si cimenterà con il celebre “Rach 2”; giovedì 26 settembre è la volta del maestro Luciano Acocella, con il pianista Giuseppe Albanese, per un concerto con le musiche di Pëtr Il’ič Čajkovskij, Modest Musorgskij e di Maurice Ravel l’’iconico “Bolero”. A chiudere il mese, domenica 29 settembre alle 17, un recital del bravissimo mezzosopranoTeresa Iervolino, con Matteo Parmeggianisul podio, per presentare il suo nuovo album con arie di Gioachino Rossini e Giuseppe Verdi.

In Sala Grande sono in programma le recite della Cenerentola di Gioachino Rossini: tre serali alle 20 (il 20, il 24 e il 27 settembre) e una pomeridiana (domenica 22 ore 15:30); sul podio il maestro Gianluca Capuano alla guida dell’Orchestra e del Coro del Maggio, per la regia di Manu Lalli. Sul palcoscenico, nei ruoli principali,Teresa Iervolino come Angelina; Patrick Kabongo nella parte di Don Ramiro; Willam Hernandez come Dandini, il bravissimo Marco Filippo Romano (già Don Pasquale nella scorsa stagione)come Don Magnifico.

Il mese di settembre si completa il 28 e 29 (e con l’ultimo concerto il 5 ottobre) con“Tutta qui la cantoria!”: il Festival dei Cori di Voci Bianche di sette Fondazioni Lirico sinfoniche italiane tra cui quella del Maggio con il coro dell’Accademia, e poi del Teatro di San Carlo di Napoli, del Teatro Regio di Torino, del Teatro alla Scala di Milano, del Teatro Comunale di Bologna, del Teatro Carlo Felice di Genova e del Teatro dell’Opera di Roma. La maestra del Coro di Voci Bianche dell’Accademia del Maggio è Sara Matteucci.

Tra i molti appuntamenti di ottobre, che ripresenteremo in dettaglio a suo tempo, sono da segnalare subito il nuovo allestimento diMadama Butterflydi Giacomo Puccini con la direzione di Daniele Gatti (firma la regia Lorenzo Mariani), un concerto del maestroZubin Mehtacon l’Ottava di Anton Bruckner, suo cavallo di battaglia (domenica 6 ottobre alle 17) e un ciclo di concerti dedicati a Johannes Brahms con il maestroDaniele Gattisul podio, che dirigerà Ein Deutsches Requiem giovedì 10 ottobre e il ciclo completo delle sinfonie del compositore tedesco (10, 17, 26 ottobre). Un mese ad altissima concentrazione per Gatti, prima dell’addio del 31 dicembre (in tutto il 2025 tornerà una sola volta, per un concerto durante il festival)

Dettagli su tutti gli spettacoli e biglietti su https://www.maggiofiorentino.com/

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