Toscana: sì del Consiglio regionale alla candidatura per le Olimpiadi del 2040
FIRENZE – Il Consiglio regionale della Toscana ha approvato oggi a larga maggioranza una mozione di Italia Viva che impegna la Giunta a “mettere in atto tutte le azioni possibili per sostenere la candidatura di Firenze e tutte le province toscane al turno europeo 2040 delle Olimpiadi e Paralimpiadi con un programma in grado di valorizzare la Toscana diffusa, di promuovere le nostre eccellenze e di coinvolgere gli attori e i territori della nostra regione”.
“E’ il primo atto ufficiale che dice sì alla candidatura della Toscana”, ha affermato Stefano Scaramelli, consigliere di Italia Viva, vicepresidente del Consiglio regionale e primo firmatario della mozione. “Mi fa piacere aver portato questa discussione in Consiglio regionale, con la volontà anche del presidente Giani e del senatore Renzi, e insieme vogliamo allargare il consenso oggi delle forze politiche, domani sociali, economiche e delle città, per fare della Toscana veramente una Toscana diffusa in grado di ospitare un’edizione che potrebbe essere straordinaria – ha aggiunto – Le nostre piazze, il nostro mare, i nostri stadi, le nostre città, le infrastrutture potrebbero trovare grandi finanziamenti”. .
“E’ il primo atto ufficiale che dice sì alla candidatura della Toscana”, ha affermato Stefano Scaramelli, consigliere di Italia Viva, vicepresidente del Consiglio regionale e primo firmatario della mozione.
Aggiungendo: “Mi fa piacere aver portato questa discussione in Consiglio regionale, con la volontà anche del presidente Giani e del senatore Renzi, e insieme vogliamo allargare il consenso oggi delle forze politiche, domani sociali, economiche e delle città, per fare della Toscana veramente una Toscana diffusa in grado di ospitare un’edizione che potrebbe essere straordinaria. Le nostre piazze, il nostro mare, i nostri stadi, le nostre città, le infrastrutture potrebbero trovare grandi finanziamenti”.
Non è la prima volta che Firenze e la Toscana provano a lanciare la candidatura ad ospitare le Olimpiadi. Nel 1966, dopo l’alluvione dell’Arno, ci provò Giordano Goggioli, apo dei servizi sportivi de “La Nazione”, che coinvolse il Comune e lo Stato. Ma la mancanza di attrezzature bloccò il progetto. Oggi, quasi sessant’anni dopo, la situazione non è migliorata granchè. Partire 16 anni prima potrebbe andar bene, ma è ovvio che servirebbe un impulso da parte del Coni e, fondamentalmente, del governo nazionale. Ma non sarà battere una concorrenza internazionale assai agguerrita e con risorse finanziarie decisamente superiori.