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Seconda Superluna dell’anno, con eclissi parziale: quando e come vederla

foto FB INAF

ROMA – Dopo quella del 19 agosto 2024, va in scena la seconda Superluna dell’anno, ossia l’evento in cui la Luna piena apparire un po’ più grande e luminosa del solito perché coincide con la minima distanza del nostro satellite dalla Terra. Stavolta, però, lo spettacolo sarà doppio: nelle prime ore di domani, mercoledì 18 settembre, infatti, ci sarà anche un’eclissi parziale visibile dall’Italia, che vedrà la Luna parzialmente oscurata dal cono d’ombra proiettato dal nostro pianeta.

Gli appassionati potranno seguire l’evento in diretta grazie all’Istituto Nazionale di Astrofisica, che trasmetterà sui canali YouTube, Facebook e Instagram di EduInaf a partire dalle 19,30, e al Virtual Telescope Project, che dà appuntamento sul suo sito a partire dalle ore 02,30. L’evento organizzato dall’Inaf trasmetterà le immagini della Luna ripresa al telescopio insieme agli astronomi in collegamento da Cagliari e da Palermo. Ospite speciale Valentina Galluzzi, geologa planetaria dell’Inaf e membro del team dello strumento Janus a bordo della missione Juice dell’Agenzia Spaziale Europea. Grazie a lei sarà possibile ammirare anche i suggestivi scatti realizzati dalla sonda durante la recente manovra che, tra il 19 e il 20 agosto, l’ha portata a sorvolare Terra e Luna nella prima tappa del suo lungo viaggio verso Giove e le sue lune.

Eclissi parziale

L’eclissi parziale di Luna, invece, sarà visibile dall’Italia tra le 02,40 e le 06,40 circa del 18 settembre, con il massimo oscuramento previsto intorno alle 04,44: il Virtual Telescope la riprenderà in diretta con i suoi strumenti installati a Manciano, in provincia di Grosseto, sotto il cielo più buio dell’Italia peninsulare. “È una preziosa occasione per ammirare il nostro satellite naturale nel contesto del cielo notturno, un paesaggio sempre più trascurato e dimenticato – commenta Gianluca Masi, astrofisico e responsabile scientifico del Virtual Telescope – e per invitare a recuperare, in generale, la sua consapevolezza presso il grande pubblico anche dalla città, notoriamente poco favorevole alla visione delle stelle a causa dell’inquinamento luminoso”.



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