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Putin: “Se la Russia sarà aggredita useremo armi nucleari”. Zelensky all’Onu: “Pace reale, non imposta”

Vladimir Putin (Foto d’archivio)

Putin ha lanciato la minaccia forte: “La Russia si riserva il diritto di usare armi nucleari in caso di aggressione, anche se il nemico rappresenta una grave minaccia usando armi convenzionali”.

Lo ha detto, il presidente russo, alla riunione del Consiglio di sicurezza di Mosca sulla deterrenza nucleare. “Ci riserviamo il diritto di usare armi nucleari in caso di aggressione contro la Russia e la Bielorussia in quanto membro dello Stato dell’Unione – ha detto Putin, citato dalle agenzie di stampa russe – tutte queste questioni sono state concordate con la parte bielorussa, con il presidente della Bielorussia, incluso se il nemico, usando armi convenzionali, crea una minaccia importante alla nostra sovranità”.

ZELENSKY – “Recentemente ho ricevuto altre informazioni allarmanti dai nostri servizi di intelligence. Sembra che Putin stia pianificando attacchi ai nostri impianti nucleari e alle loro infrastrutture”: Volodymir Zelensky gela la platea dell’assemblea generale dell’Onu in una giornata dove la crisi ucraina è oscurata dall’escalation in Medio Oriente. Ma i grandi del mondo lo ascoltano con attenzione e alla fine lo applaudono lungamente quando assicura che “l’Ucraina vuole mettere fine a questa guerra più di ogni altro al mondo” ma che “non accetterà mai una pace imposta”, invitando le Nazioni Unite ad essere davvero unite.

Zelensky ha ricordato che in due anni e mezzo di conflitto la Russia ha distrutto “l’80% del sistema energetico” del suo Paese, mentre le forze armate russe bombardano quotidianamente le centrali elettriche e idriche per “spezzare lo spirito ucraino”, lasciando la popolazione al freddo e al buio nell’inverno che si avvicina per costringere Kiev ad arrendersi. “Qualsiasi incidente critico nel sistema energetico potrebbe portare a una catastrofe nucleare. Un giorno che non dovrebbe mai arrivare”, ha avvertito evocando lo spettro di Chernobyl e il rischio concreto nella centrale di Zaporizhzhia, occupata dalle forze russe.

“Mosca deve capirlo e in parte dipende dalla vostra determinazione a fare pressione sull’aggressore”, ha incalzato il leader ucraino, che ha in programma anche un bilaterale con Emmanuel Macron. Martedì, davanti al Consiglio di sicurezza, aveva esortato a forzare la Russia alla pace con Kiev, provocando la netta risposta di Mosca: “Raggiungeremo la vittoria, non abbiamo dubbi, l’Occidente deve capire che questa guerra sarà persa”, ha replicato il giorno dopo il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov in un’intervista alla Tass dopo il suo arrivo a New York.

Joe Biden, intanto, ha presieduto, a margine dell’assemblea generale dell’Onu, un evento con i leader mondiali (la premier Giorgia Meloni in videocollegamento da Roma) lanciando una dichiarazione congiunta di sostegno per la ricostruzione dell’Ucraina, che è anche l’obiettivo di un summit pianificato dal governo italiano per il 2025.



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