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Mantova, delitto 42enne, il ragazzo ai carabinieri: “Volevo scoprire cosa si prova a uccidere”

Auto dei Carabinieri

MANTOVA – Avrebbe confessato, il 17enne accusato dell’omicidio Maria Campai, 42enne di nazionalità romena. Lo studente di Viadana (Mantova), accusato di omicidio volontario e premeditato e di occultamento di cadavere, avrebbe rivelato ai carabinieri, secondo quel che riferisce la Gazzetta di Mantova, di aver “voluto scoprire che cosa si prova ad uccidere”.

Parole pronunciate in una sorta di confessione. Dalla quale potrebbe emergere un omicidio premeditato, materializzato il 19 settembre scorso nel garage di casa a Viadana. Vittima, come detto, Maria Campai, 42enne contattata su una chat di incontri. Il ragazzo ne avrebbe nascosto il cadavere nel giardino di una vicina villetta disabitata.

Lunedì 30 settembre 2024 si terrà l’udienza di convalida del fermo del ragazzo che si trova nel carcere Beccaria di Milano e verrà conferito l’incarico al medico legale per l’autopsia sul corpo di Maria. L’esame autoptico potrebbe avvenire già il giorno successivo nell’ospedale Carlo Poma di Mantova. Sempre lunedì sono attesi a Viadana i carabinieri del Ris per un ulteriore sopralluogo nel garage dove si sarebbe consumato l’omicidio.

Il 17enne non avrebbe mostrato alcun segno di pentimento. Appassionato di arti marziali, avrebbe ucciso la vittima a mani nude, facendo prima più volte ricerche online su come fare. Sui suoi dispositivi digitali – tutti sequestrati – i carabinieri hanno scoperto che prima dell’incontro con la vittima il ragazzo aveva cercato in più occasioni come neutralizzare una persona a mani nude.


Gilda Giusti

Redazione Firenze Post

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