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Hezbollah decapitato: i possibili successori. E l’uomo che potrebbe guidare la vendetta: su di lui una taglia di 7 milioni di dollari

(Foto social del Dipartimento di Stato Americano)

La morte Hassan Nasrallah, capo supremo di Hezbollah, lascia un vuoto dopo che anche gran parte della sua leadership è stata decapitata dai raid israeliani. Nasrallah, morto venerdì sera, 27 settembre 2024, durante un massiccio attacco a sud di Beirut, segna la scomparsa non solo di una figura di spicco, ma dell’uomo che incarnava il movimento sciita libanese agli occhi dei suoi sostenitori e di tutta la regione.

Nasrallah divenne segretario generale di Hezbollah nel 1992, quando aveva trent’anni, e guidò il movimento per la maggior parte della sua esistenza. Trovare un sostituto di simile statura sara’ difficile per il movimento che proprio oggi ha visto cadere anche un altro esponente di spicco: il capo della sicurezza Nabil Kaouk, membro del Consiglio centrale esecutivo ucciso oggi in un altro attacco. Ci sono, tuttavia, due figure che si pensa siano in lizza per la successione: Hashem Safieddine e Naim Qassem, su cui si concentrano in questi giorni i giornali arabi. –

HASHEM SAFIEDDINE – Capo del consiglio esecutivo diHezbollahe cugino di Nasrallah, Safieddine e’ ampiamente ritenuto in pole position per diventare il prossimo segretario generale del movimento. Nato nel 1964 nel villaggio meridionale di Deir Qanoun en-Nahr, vicino a Tiro, Safieddine ha studiato teologia insieme a Nasrallah nei due principali centri di apprendimento religioso sciita, la citta’ irachena di Najaf e Qom, in Iran. Entrambi si sono uniti aHezbollahnei primi giorni dell’organizzazione. Safieddine proviene da una rispettata famiglia sciita che ha prodotto studiosi religiosi e parlamentari libanesi, mentre suo fratello Abdullah e’ il rappresentante diHezbollahin Iran.

Safieddine ha stretti legami con l’Iran; suo figlio, Redha, è sposato con la figlia di Qassem Soleimani, il generale iraniano di alto rango ucciso in un attacco statunitense nel 2020. Oltre al suo ruolo nella guida del consiglio esecutivo, Safieddine è anche un membro importante del Consiglio della Shura del gruppo e il capo del suo Consiglio jihadista. Questa importanza lo ha reso un nemico per gli avversari stranieri diHezbollah. Gli Stati Uniti e l’Arabia Saudita hanno designato Safieddine come terrorista e ne hanno congelato i beni.

NAIM QASSEM – Il 71enne e’ il vicesegretario generale diHezbollahed è stato spesso definito il “numero due” del movimento. E’ nato a Kfar Kila, nel governatorato di Nabatieh, un villaggio del Libano meridionale che ha subito molti attacchi israeliani, soprattutto dall’ottobre scorso. Qassem ha una lunga storia di attivismo politico sciita. Negli anni ’70, si è unito al Movimento degli espropriati del defunto Imam Musa al-Sadr, che alla fine è diventato parte del Movimento Amal, un gruppo sciita in Libano. In seguito ha lasciato Amal e ha continuato a contribuire alla fondazione diHezbollahnei primi anni ’80, diventando uno degli studiosi religiosi fondatori del gruppo. Uno dei mentori religiosi di Qassem è stato l’Ayatollah Mohammad Hussein Fadlallah, ampiamente rispettato, e Qassem stesso ha insegnato lezioni di religione per decenni a Beirut.

TALAL HAMIYAH – Ma c’è un’altra figura di spicco che potrebbe assumere un ruolo di primo piano, se non come vertice almeno come braccio operativo. Talal Hamiyah al quale vengono attribuiti, in particolare dagli americani, sanguinose incursioni. In varie parti del mondo, Argentina compresa (nel 1994 venne fatta saltare l’ambasciata israeliana). E’ riuscito a sfuggire all’inseguimento di Israele e degli Usa, che hanno offerto, nel 2017, una taglia da 7 milioni di dollari perché lo considerano coinvolto in attentati contro obiettivi americani. Inoltre, ritengono che vi possa essere la sua regia dietro tentativi di infiltrazione all’interno degli Stati Uniti.

Dopo un periodo di “silenzio” intorno alla sua figura, Hamiyah ha assunto maggiori responsabilità sul campo bellico dopo la morte di Ibrahim Akil ed era stato l’obiettivo di un raid il 24 settembre. Informazione, secondo le fonti, non corretta. Per gli israeliani resta un bersaglio di alto valore per quello che ha rappresentato e, soprattutto, per quello che potrebbe fare.

VERTICI AZZERATI – In seguito alla notizia dell’uccisione di Hassan Nasrallah, l’esercito israeliano ha condiviso sui social un’immagine che mostra i nomi di tutti gli alti dirigenti diHezbollahuccisi dall’Idf. Oltre a Nasrallah e, oggi, Nabil Kaouk, nella lista figurato Ibrahim Muhammad Qabisi (a capo del lancio di missili e razzi), Ibrahim Aqil (capo delle operazioni), Fuad Shukr (il comandante con il più alto rango militare), Ali Karaki (comandante del confine meridionale), Wissam al-Tawil (comandante della Radwan Forces), Abu Hassan Samir (responsabile dell’addestramento della Radwan Force), Muhammad Hussein Srour (comandante della flotta aerea) e Mohammed Nasser (comandante dell’unita’ Aziz).



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