Meloni: “Noi abbassiamo le tasse, non siamo come i governi di sinistra”. Schlein: “Mente, alza le accise sulla benzina”
ROMA – Scontro Meloni-Schlein sulle tasse. La Premier: “Leggo in queste ore dichiarazioni fantasiose secondo cui il governo vorrebbe aumentare le tasse che gravano sui cittadini: è falso. Questo lo facevano i governi di sinistra, noi le tasse le abbassiamo, come sanno bene i lavoratori dipendenti, le mamme lavoratrici, le partite Iva. Allora voglio essere chiara ancora una volta, la cultura politica di questo governo è quella di ridurre le tasse, sostenere le famiglie e sostenere le imprese, non la cultura di gravare ulteriormente sui cittadini”.
Elly Schlein nella dichiarazione di voto sul ddl lavoro, citando dal Piano strutturale di bilancio attacca: “Ce la ricordiamo tutti, Meloni, davanti al benzinaio a fare i teatrini promettendo che avrebbe tagliato le accise. Spieghi ora al paese questa nuova tassa Meloni. Anche oggi l’abbiamo vista in video mentire a viso aperto al paese, mentre è scritto qui, in un documento approvato dal Cdm, il Psb, alla pagina 116, l’allineamento delle aliquote delle accise per diesel e benzina”.
Dopo il dibattito, vivacissimo, l’Aula della Camera ha approvato con 183 voti a favore, 118 contrari e 2 astenuti la risoluzione di maggioranza sul Piano strutturale di bilancio, il documento di finanza pubblica da inviare all’Europa. Sono dunque precluse, quindi, le altre cinque risoluzioni presentate delle opposizioni, su cui il governo aveva dato parere contrario.
GIORGETTI – Durante il dibattito sul Psb, il ministro Giancarlo Giorgetti, ha affermato: “Stiamo diventando una società signorile di massa, in cui il Pil pro capite sì cresce, ma quello aggregato dell’Italia no. Questa è una riflessione che voglio fare qui, perché quando andremo tra qualche giorno a fare delle scelte in materia di legge di bilancio, abbiamo bisogno di guardare lungo, anche alle nuove generazioni”.
E ancora: “Sul Psb, ribadisco qui che c’è un’evidente correlazione tra demografia e crescita del Pil”, ha aggiunto: “Un paese come il nostro che decresce, perdiamo 300mila-400 milia cittadini italiani ogni anno, non puoi immaginare una crescita al 3, 4 o 5%”.
“Affrontiamo – ha detto infine Giorgetti – ogni manovra con il fardello del debito con i relativi oneri e interessi e io invidio miei colleghi europei che hanno un gravame pari alla metà. Quando io, come un mantra, continuo a ripetere prudenza, responsabilità e cautela, qualcuno dice ‘questo ha il disco rotto’: no, non è un disco rotto, perché io voglio costruire una credibilità a questo governo e a questo Paese che ci permetta, come ci ha permesso, di abbassare lo spread sul debito pubblico italiano di 100 punti base”.