Sciopero pubblico impiego: in Toscana una scuola su due chiusa
FIRENZE – Il mondo della scuola ha protestato oggi, 31 ottobre 2024, anche in Toscana, scendendo in piazza a Firenze, dove Flc Cgil Toscana stamattina, in occasione dello sciopero nazionale dei settori scuola, università, ricerca e Afam, ha organizzato un presidio regionale di fronte alla Prefettura. Circa 500 le persone radunate in via Cavour davanti a Palazzo Medici Riccardi.
Per oltre un’ora si sono avvicendati al microfono lavoratori di scuola, università, enti di ricerca, istituti di alta formazione e scuole private, per sostenere le ragioni della protesta: dal mancato rinnovo contrattuale a numeri abnormi di precariato, passando per il taglio del personale e degli investimenti.
Una scuola su due è rimasta chiusa in Toscana, con punte dell’80% a Livorno, secondo stime del sindacato. “In tutte le province ci sono state scuole che hanno chiuso, e quasi nessuna scuola ha funzionato a pieno regime, anche alle superiori tanti studenti sono tornati indietro perchè mancavano colaboratori scolastici o docenti”, afferma Pasquale Cuomo (Flc-Cgil Toscana).
“Siamo in piena emergenza culturale – afferma Cristina Giachi (Pd), presidente della commissione istruzione del Consiglio regionale, presente al presidio di Firenze -, e continuare ad ascoltare dichiarazioni inconcludenti da ministri come Giuli e Valditara, che ignorano lo stato delle scuole italiane, il precariato diffuso e la carenza di investimenti nell’istruzione e nella cultura, è inaccettabile”.