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Storia / Vincenzo Ricasoli eroe eclettico del Risorgimento

Giovane storico ricostruisce in una monografia la vita del fratello minore di Bettino

Firenze, 19 febbraio 2014 – Militare, politico, diplomatico, ma anche insigne studioso di botanica e scienze agrarie: Vincenzo Ricasoli (1814-1891), fratello minore del più celebre Bettino, fu una figura complessa e straordinaria del nostro Risorgimento. La sua vita è ricostruita per la prima volta in un’approfondita monografia dallo storico Daniele Bronzuoli, autore del volume “Vincenzo Ricasoli. Patriota, soldato e agricoltore in Maremma” (pp. 464, euro 28) in uscita a marzo per Polistampa. Daniele Bronzuoli, classe 1978, dottore di ricerca presso l’Università di Siena, è autore di testi sull’Italia liberale e sul pensiero politico moderno e contemporaneo. Tra le sue ultime pubblicazioni il saggio “Matrimoni e patrimoni. La dote di Anna Bonaccorsi e la strategia imprenditoriale di Bettino Ricasoli” (Polistampa, 2013), opera ricca di contributi inediti sulla figura del politico toscano. “Vincenzo Ricasoli”, spiega Bronzuoli, “avrebbe ricevuto una diversa e maggiore considerazione se non fosse per l’ombra gettata sulla sua vicenda dalla straordinaria figura del fratello Bettino”. Volontario toscano nella prima guerra d’Indipendenza, Vincenzo si arruolò nel maggio del 1848 nell’esercito sabaudo ove raggiunse a conclusione della carriera il grado di maggiore generale. Nella sua veste di ufficiale partecipò a tutte le campagne del Risorgimento nazionale. Deputato all’Assemblea toscana nel 1859, fu tra il 1860 e il 1867 più volte eletto deputato al Parlamento italiano per i collegi di Grosseto e Scansano. Nel giugno 1881, pochi mesi dopo la morte del barone di ferro, fu nominato senatore del regno d’Italia quale riconoscimento degli alti meriti patriottici acquisiti. Il suo contributo fu determinante anche nel campo dell’agricoltura e delle scienze: con il fratello lavorò intensamente sul patrimonio familiare con le tenute in Maremma, facendole progredire prima con l’uso pionieristico delle macchine per la mietitura, quindi con l’introduzione della mezzadria. Sviluppò i suoi interessi botanici pubblicando saggi sull’argomento e nel 1869 impiantò nella sua proprietà a Porto Ercole il primo orto botanico italiano, che dopo venti anni contava 1860 diverse specie. La sua figura di combattente per l’unità nazionale, nonché di pionieristico colonizzatore della Maremma e insigne botanico, emerge con chiarezza in questa biografia che ricostruisce per la prima volta il profilo storico complessivo di Vincenzo Ricasoli grazie ad una solida base documentaria e a puntuali riferimenti al contesto storico-politico nel quale egli visse e operò.

Gherardo Del Lungo (335 1373725) Eventi Pagliai s.r.l. tel. +39 055 7378721 fax +39 055 7378761 press@eventipagliai.com

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