Affitti brevi: i comuni toscani potranno limitarli. Nuova legge della Regione. Funaro: “Risposta importante”. Proprietari: “Ricorreremo”
Sui cosiddetti “affitti brevi” la Regione Toscana ha preparato la stretta. Il nuovo testo unico, partorito dalla Giunta e modificato nelle ultime ore in commissione Sviluppo Economico del Consiglio Regionale, amplia i poteri di intervento dei sindaci delle città a maggiore intensità turistica e fa una scelta precisa sull’imprenditorialità, ma non toccando le famiglie che affittano anche in forma breve.
È la duplice via imboccata dalla maggioranza con l’obiettivo di contrastare l’overtourism, ma anche per promuovere una forma di turismo sostenibile e una nuova governance. La novità di maggiore rilievo, frutto degli emendamenti approvati ieri che ha visto di nuovo saldarsi l’asse fra Pd e M5S, è contenuta all’articolo 60 che introduce la possibilità per i Comuni oltre i 50 mila abitanti e a maggiore densità turistica di adottare un regolamento con limitazioni territoriali e temporali, se non anche divieti, agli affitti brevi in alcune zone specifiche. Di fatto si tratta di tutti i capoluoghi di provincia, a eccezione di Pistoia, e con l’aggiunta di Viareggio.
L’attività di locazione, inoltre, sarà subordinata a un’autorizzazione quinquennale per ogni unità immobiliare destinata alla ricezione, le amministrazioni cittadine a loro volta potranno stabilire un numero massimo di autorizzazioni per ogni singolo soggetto.
“Il testo unico fa una scelta precisa sull’imprenditorialità- spiega il presidente della commissione Gianni Anselmi- chiediamo il cambio d’uso a turistico-ricettivo anche alle attività che ad oggi hanno una destinazione residenziale”.
La legge riconosce, inoltre, agli alberghi fino a 2 stelle la possibilità di stipulare delle convenzioni per l’ospitalità di famiglie di degenti, dipendenti di aziende con sede in Toscana, e gli studenti.
L’approccio di fondo che emerge dalla disciplina è improntato a una regolamentazione più accorta del settore, ma Anselmi e il Pd rigettano le accuse del centrodestra di aver adottato un approccio neo-sovietico: “Diamo ai Comuni la possibilità di governare i fenomeni, non siamo vincolistici o dirigisti- si schermisce l’esponente dem- semmai il problema è l’assenza di governo che genera mostri o comunque problemi, c’è un dibattito planetario sui flussi turistici nelle città d’arte, ci sono sentenze che si sono occupate di questo tema. Tutti nel dibattito generale convergono sulla necessità di dare più poteri ai sindaci e ai Comuni, come Regione in un quadro di sostenibilità giuridica ci siamo impegnati in questa direzione”.
Concetto che viene condiviso e ampliato dal capogruppo del Partito democratico, Vincenzo Ceccarelli: “Non vogliamo intralciare il turismo, ma dare strumenti ai sindaci per governarlo meglio- assicura- il lavoro svolto dall’assessore all’Economia Leonardo Marras ha trovato un rafforzamento in commissione”. L’ultima parola spetterà adesso all’assemblea legislativa, che da questo pomeriggio e fino a sabato è convocata per l’esame anche di altre proposte di legge, delibere e soprattutto il pacchetto della manovra di bilancio 2025.
FUNARO – “Le modifiche al Testo unico sul turismo sono una risposta importante e vanno nella direzione che avevamo auspicato da tempo, cioè quella di fornire maggiori poteri ai comuni per governare questo fenomeno”. Lo dichiara la sindaca di Firenze Sara Funaro a proposito del Testo unico del turismo della Toscana e una pdl regionale per riformarlo.
“Un grande lavoro, di cui ringrazio il presidente della Regione Giani e la Giunta, il presidente della commissione Anselmi, il capogruppo Pd Ceccarelli, i consiglieri Giachi e Vannucci, tutto il gruppo Pd in Consiglio regionale e il partito regionale – aggiunge Funaro in una nota -. Come amministrazione comunale siamo impegnati con più azioni su un turismo sostenibile ma abbiamo sempre detto che senza un quadro normativo di riferimento chiaro abbiamo le armi spuntate”.
“La Regione – conclude la sindaca – scende in campo con un’azione importante e concreta che raccoglie la voce dei sindaci che da tempo chiedono poteri per regolamentare questa materia, mentre aspettiamo ancora risposte dal Governo sulla regolamentazione. Ora attendiamo con fiducia l’iter del testo unico regionale in aula”.
PROPERTY MANAGERS – “Il nuovo Testo Unico sul Turismo presentato dal gruppo Pd in Consiglio regionale della Toscana rappresenta una deriva preoccupante, non solo per gli imprenditori come noi ma l’intero settore delle locazioni turistiche. Siamo pronti a intraprendere ricorsi in tutte le sedi competenti per fermare questo provvedimento”. Lo afferma in una nota Lorenzo Fagnoni, presidente di Property Managers Italia e Ceo di ApartamentsFlorence.
“Le competenze legislative in materia di locazioni sono dello Stato, tant’è vero che tentativi simili a quello messo in campo dal gruppo Pd sono già stati giudicati illegittimi dai tribunali”, sostiene Fagnoni, secondo cui peraltro “è un errore clamoroso pensare che limitare le locazioni turistiche porti a un ridimensionamento dei flussi turistici. Si tratta di una risposta superficiale a un fenomeno complesso, con l’unico risultato di danneggiare un intero comparto economico”.
Per il presidente di Property Managers Italia “assistiamo a un disegno politico, iniziato a Firenze e ora allargato a tutta la Toscana, che mira a penalizzare le locazioni brevi in favore di altre realtà, e cioè gli hotel. Questo nuovo Testo unico regionale prevede addirittura l’espansione della capacità ricettiva degli alberghi negli appartamenti. Questa furia ideologica non tiene conto della realtà del settore turistico oggi né dell’impatto economico negativo che lo stop agli Affitti brevi avrebbe su Firenze e la Toscana. Non solo. Le norme anti locazioni brevi volute da Nardella prima e Funaro poi non hanno avuto alcun effetto sui costi degli Affitti lunghi né sul caro casa in generale, come dimostrano anche i dati dell’ultima indagine del Sole 24 Ore sulla qualità della vita”.