Montescudaio: trovata morta in strada dopo investimento. Appello del sindaco: “Il guidatore si costituisca”
MONTESCUDAIO (PISA) – I carabinieri della compagnia di Volterra (Pisa) stanno indagando sull’ipotesi di omicidio stradale per la morte di Fabiola Capresi, la donna di 57 anni, trovata morta nella tarda serata di ieri, 17 dicembre 2024, a Montescudaio, in un fosso lungo la strada provinciale dei Tre Comuni.
Il corpo della vittima è stato trasferito all’istituto di medicina legale di Livorno dove sarà eseguita l’autopsia. Il tratto di strada in cui è stato trovato il cadavere, avvistato da un passante – quando stavano per scattare le ricerche coordinate per persona scomparsa dopo la denuncia dei familiari della 57enne preoccupati che risultasse irreperibile da alcune ore – non è coperto da telecamere di videosorveglianza ma gli inquirenti hanno rinvenuto sull’asfalto alcuni pezzi piuttosto piccoli della scocca di un’auto.
Frammenti di plastica che saranno esaminati a caccia di indizi utili per cercare di individuare il pirata della strada che dopo avere urtato la donna si è allontanato senza prestarle soccorso. Saranno infatti visionate anche le telecamere in entrata e uscita della strada provinciale per cercare di ricostruire i transiti in un orario compatibile con l’investimento della donna.
Intanto il sindaco di Montescudaio, Loris Caprai, ha lanciato un appello affinche il guidatore si costituisca. “La tragedia avvenuta ieri colpisce tutta la comunità. Esprimo la mia vicinanza e quella dell’amministrazione comunale alla famiglia di Fabiola. Questo tragico fatto non resti impunito. Per questo motivo mi rivolgo a chi, in quelle ore di ieri 17 dicembre, ha travolto Fabiola con l’auto: costituisciti. Perché non si può sfuggire alla giustizia e alla propria coscienza. Per Fabiola, e per il dolore della sua famiglia, ripeto all’investitore di costituirsi alle forze dell’ordine. Ci sono indagini in corso che faranno chiarezza e la persona che ha investito Fabiola deve presentarsi alle forze dell’ordine. E’ questo il mio appello”.