Lavoro, il cementificio di Pontassieve verso la chiusura
FIRENZE – Il cementificio di Pontassieve è avviato verso la definitiva chiusura, con 48 posti di lavoro a rischio. In una nota la Fillea Cgil di Firenze, che riporta la decisione che sarebbe stata presa dal Gruppo Colacem, commenta che «è un altro duro colpo per l’economia locale che vede chiudere o ridimensionarsi molte aziende della zona». Come primo atto, giovedì 26 alle 17, è fissata un’assemblea all’interno dello stabilimento alla quale sono state invitate autorità e esponenti sindacali. Tra questi è preannunciata la presenza di Gianfranco Simoncini, assessore regionale alle attività produttive, formazione e lavoro.
Oggi intanto 150 lavoratori dell’Esaote di via di Caciolle hanno effettuato un’ora sciopero dalle 11 alle 12. Daniele Collini, della segreteria Fiom Cgil di Firenze, ha così commentato: «Sono tante le criticità che si sono rivelate in questi mesi in Esaote: dalla mancanza di un vero piano industriale da discutere con i Sindacati e i lavoratori, alla mancata soluzione per i 4 lavoratori somministrati presenti in azienda, che abbiamo chiesto di confermare. Per tutti questi motivi, per due volte in pochi giorni, i lavoratori hanno deciso incrociare le braccia. Hanno aderito allo sciopero oltre il 70% degli addetti. L’azienda ha dato l’impressione di voler agire unilateralmente in una situazione così incerta; l’incontro tenutosi ieri in Confindustria non ha avuto un esito positivo, per questo abbiamo chiesto un incontro congiunto anche con l’Unità di Crisi della Regione Toscana che si terrà nei prossimi giorni».