Fiorentina, Borja Valero davanti alla Corte d’appello federale
FIRENZE. Giorno della verità per Borja Valero: che domani, martedì 4 febbraio, andrà a Roma accompagnato dall’ad, Sandro Mencucci, per il ricorso, davanti alla Corte d’appello federale, contro la squalifica per quattro giornate inflittagli dal giudice sportivo dopo la partita di Parma. Il giocatore viola, sempre molto corretto, anche nelle parole, spiegherà ai giudici d’appello che non voleva certo mettere le mani addosso all’arbitro Gervasoni. Intanto continuano le sanzioni a carico della Fiorentina: per la partita di domenica sera contro la Lazio, la so cietà viola è stata multata di 10 mila euro dal giudice sportivo per gli insulti dei tifosi all’arbitro Banti.
E Montella? Subito dopo essere arrivato secondo alla Panchina d’oro nella riunione dei tecnici a Coverciano, l’allenatore ha parlato del suo secondo posto, dietro a Conte, e della Fiorentina: «Il mio secondo posto? È già un orgoglio essere allenatore e per me è una soddisfazione essere arrivato secondo. Il ko di ieri? Non abbiamo fatto una bella partita, avevamo tanti giocatori fuori ma adesso guadiamo avanti con ottimismo, ci sta di fare un passo falso anche se ultimamente ne abbiamo fatti più di uno. Il terzo posto adesso è difficile ma non possiamo scegliere quale via percorrere perché poi c’è il rischio di pentirsi se si sceglie quella sbagliata».
JUVE. E
se sulla squalifica a Borja Valero il tecnico viola ha glissato ripetendo che non vuole più parlare di arbitri e pensa solo a preparare le partire, sulla Juve ha detto che i bianconeri «sono i più forti, per noi è grande stimolo. Vincere con i più forti sarebbe estremamente bello. Conosciamo la rivalità dei tifosi viola, saranno partite difficilissime, loro stanno dominando da due anni, sarà uno stimolo in più».