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La maternità di Careggi

Toscana, pillola abortiva fuori dall’ospedale: l’assessore frena

La maternità di Careggi
La maternità di Careggi

FIRENZE – C’è il sì del consiglio sanitario regionale, ma ancora non si può dire che, in Toscana, la pillola abortiva Ru486 potrà essere somministrata anche fuori dagli ospedali. Prima di tutto perché l’assessore alla sanità, Luigi Marroni, ha detto di aver preso atto del parere del consiglio sanitario, ma spetterà a lui renderlo attuativo. In sostanza, per ora, frena. Perchè occorreranno strutture adeguate, cosa che non appare semplice da organizzare. Perché, come spiega Anna Maria Celesti, ex consigliere regionale i Forza Italia, ma soprattutto ginecologa e componente del consiglio sanitario regionale, la pillola abortiva non può essere dispensata in farmacia, e nemmeno in un normale ambulatorio.

Per poterla somministrare a una donna che la richiede, occorre comunque un presidio ospedaliero, dotato delle professionalità e delle attrezzature previste dalla legge. Non ambulatori ma dei piccoli presidi ospedalieri fuori dagli ospedali. E’ ancora in dubbio che possano essere i consultori a svolgere questa funzione. La donna che deciderà di sottoporsi al trattamento dovrà restare per due ore sotto controllo dopo aver assunto il farmaco. Poi potrà tornare a casa avendo però sempre sottomano il numero telefonico della struttura sanitaria e quello del pronto soccorso ginecologico più vicino. Due giorni dopo potra’ tornare nella stessa struttura per la seconda assunzione, fissando una visita di controllo per 15 giorni dopo.



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