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Vincenzo Montella assicura di non essere nel mirino della Juve

Fiorentina, Montella: «Con la Juve senza paura»

La festa dei giocatori viola per la vittoria all'andata con la Juve
La festa dei giocatori viola per la vittoria all’andata con la Juve

FIRENZE. Conferenza stampa breve ma intensa, verrebbe da dire. Alla vigilia della prima del trittico terribile con la Juve, il colloquio di Vincenzo Montella con i giornalisti dura poco più di un quarto d’ora: poi l’allenatore scappa a dirigere la rifinitura. anche per togliersi gli ultimi dubbi di una formazione che, parole sue, sarà la migliore possibile perché nella sua testa non c’è affatto la volontà di privilegiare la coppa al campionato.

DOPPIA SFIDA.«Certo – attacca – avremo preferito trovare un’altra squadra in Europa League ma per me si può dare tutto in entrambe le partite. La difficoltà di gestione, semmai, è per la quarta gara, quella con il Chievo. Secondo me non d’è diversità di importanza: anche perché non è detto che ottimizzando le risorse vincerai quella partita».

BORJA VALERO. Ad «aiutarlo» nella gestione di Borja Valero, ci si è messa però la giustizia sportiva che ha confermato quasi l’intera squalifica dello spagnolo. «Io – glissa il tecnico –devo pensare ad allenare: vuol dire che avrò un giocatore più fresco in Europa League. Non dobbiamo essere vittime di niente. La vita è piena di ingiustizia, anche più grande di questa. Semmai, bisognacapire il modo di arbitrare del direttore di gara. Con Orsato non si può protestare, quindi domani non bisognerà farlo, anche perché le indicazioni sono queste».

JUVENTUS. E i bianconeri di Conte non hanno alcun bisogno di avere il compito agevolato. «Ho fatto vedere ai ragazzi – rivela Montella – le caratteristiche dell’avversario, non dimentichiamo che nella storica partita d’andata c’erano stati anche i primi 70 minuti: all’inizio della ripresa ad esempio eravamo troppo timorosi.Loro sono forti da tutti i punti di vista, è una partita che ti dà stimoli particolari, credo che i giocatori vorranno fare risultato in uno stadio dove loro vincono sempre. Vorrei vedere una squadra senza paura a portare avanti le proprie idee di calcio su cui abbiamo lavorato da due anni. Non dobbiamo perdere convinzione, entusiasmo e sicurezze».

FORMAZIONE. Stando alle parole di Montella, nessun particolare turnover in campionato, dunque. Probabile la difesa a 4 con Diakitè e Pasqual sui lati e il ritorno a centrocampo, assieme a Pizarro e Aquilani, di Anderson favorito su Mati Fernandez. Queste le parole del tecnico sul brasiliano: «Ha bisogno di migliorare ancora ma anche lui è in crescita. Non ha i 90 minuti nelle gambe ma l’entusiasmo è alto: sono soddisfatto del livello del calciatore».

GOMEZ. Infine, l’attacco, con il ballottaggio Gomez-Matri. Magari alla fine partirà ancora l’italiano che tra l’altro è un ex, ma il tedesco scalpita. «Mario – conclude Montella – sta crescendo, probabilmente sente il peso di quello che poteva dare e ci aspettavamo desse. Ma quando si sta fuori tanto tempo è necessario altro tempo. Credo che prestissimo tornerà ai suoi livelli. Basterebbe facese un gol, anche “sporco”. Avrei voluto averlo a disposizione per tutto l’anno insieme a Rossi ma non voglio fare paragoni con la coppia Tevez-Llorente».


Massimiliano Mugnaini

Giornalista

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