Della Valle: «Sono contento ma giovedì voglio tutta Firenze allo stadio»

FIRENZE. Il titolo della serata lo regala Andrea Della Valle: giovedì tutta Firenze deve essere al Franchi. «Contro la Juve, la città la voglio tutta al Franchi, comunque vada sarà una serata che Firenze non dimenticherà. Città mia vi voglio tutti al Franchi», l’appello del patròn viola all’uscita dallo stadio dopo Fiorentina-Chievo.

JUVE. Già, la Juve. Chiaramente c’era il rischio che qualcuno potesse pensarci già da oggi ma la vittoria che ha riportato la Fiorentina al quarto posto è arrivata comunque. «Qualche ragazzo aveva già la testa a giovedì. Quando si va incontro ad una partita come quella è normale che ci si pensi: di sicuro ce la giocheremo. Mi fa piacere comunque aver vinto stasera perché prima della gara eravamo sesti, posizione che di sicura questa squadra non merita», ha concluso Adv.

MONTELLA. Parole che avranno fatto piacere anche a Montella, che a fine gara ha voluto esaltare anche il successo di stasera. «È stata una gara vera contro un Chievo molto evoluto tatticamente. Il calcio italiano è questo e tutte le squadre sanno come difendere e come attaccare gli avversari. Ci hanno messo in difficoltà ma abbiamo gestito bene il risultato».

SECONDE LINEE. Nonostante in campo non ci fossero esattamente i «titolarissimi». «C’era il rischio di distrarsi pensando all’Europa League – spiega il tecnico -, così ho deciso di cambiare mettendo in campo chi gioca meno per sfruttare le loro motivazioni e le loro qualità. Sapevo che sarebbero stati attenti contro un Chievo che ha giocato bene».

CUADRADO. Già, perché quella di oggi era (anche) la gara di chi gioca poco, sebbene poi sul tabellino dei marcatori ci siano finiti giocatori di primissima fascia come Cuadrado, Matri e Gomez. A proposito del colombiano, difficile dopo la splendida realizzazione di stasera pensare che possa restare di nuovo fuori contro la Juventus. Anche perché gol a parte, ha dimostrato di avere gamba e – udite udite – di poter tornare utile anche in fase difensiva. Anche lo stesso tecnico ha ammesso che giovedì partirà dal primo minuto: «Su di lui non ho nessun dubbio».

WOLSKI. Sicuramente meno intensa la prova di Wolski e Anderson, che per altro giovedì non ci saranno di sicuro in quanto non inseriti in lista Uefa. Il polacco, ad esempio, si è visto poco: non ha ripetuto le buone prestazioni di quando ultimamente era stato chiamato in causa.

ANDERSON. Anche «Andow» non ha brillato, pur partecipando attivamente all’azione del 2-0 quello firmato da Matri. Ma per lui, purtroppo, non è una novità. Per ora ha lasciato pochissime tracce nella sua avventura viola: difficile, di questo passo, che si possa pensare a riscattarlo dal Manchester United. Anche se la gente gli vuole comunque bene: quando, a 25 minuti dalla fine, ha lasciato spazio a Ilicic, ha riscosso solo applausi.

MATRI. Quasi di sicuro il prossimo anno non ci sarà neanche Matri, che è in prestito secco dal Milan, nella Fiorentina. Ma l’ex attaccante anche della Juve sta comunque lasciando un discreto segno: dopo 3 gol tutti in trasferta (2 a Catania, uno sul campo dell’Esbjerg) finalmente si è sbloccato anche in casa. Peccato che abbia in casa un rivale temibilissimo.

GOMEZ.Mario Gomez infatti è tornato per davvero. Sempre più idolatrato dalla gente, il tedesco sta ritrovando continuità sotto porta. Anche stavolta gli è bastato uno scampolo di partita per lasciare il segno, il primo – anche per lui – al Franchi. Giovedì giocherà lui in avanti, ci sono pochi dubbi. A confermarlo, anche la chiosa del presidente Della Valle: «Sono contento per Mario, conoscevamo la sua classe e finalmente sta ritrovando la forma». Come dire che la Juve, già perforata, è avvertita.