Brasile, grossetana rapita e liberata con un blitz
GROSSETO – E’ terminato dopo quattro interminabili giorni l’incubo brasiliano di una ragazza italiana di 15 anni. La ragazzina è stata liberata dalla polizia, dopo essere rimasta prigioniera di tre malviventi nel seminterrato di una casa a Cabo Frio, località balneare a 150 chilometri da Rio de Janeiro. Il sequestro a scopo di estorsione era avvenuto sabato scorso 15 marzo, nella vicina città di Arraial do Cabo.
I criminali avevano immobilizzato la giovane nel garage dell’abitazione dove vive insieme al padre, Ettore Castelluzzo, un avvocato di Orbetello che da sei anni fa l’industriale edile in Brasile. Poi la decisione di rilasciare l’uomo, affinché prendesse i soldi del riscatto. Castelluzzo ha però immediatamente chiamato le forze dell’ordine. La somma richiesta, 720 mila reais, 220 mila euro, non è stata mai pagata.
Una trentina di agenti della Divisione antisequestro della polizia civile di Rio hanno deciso di intervenire: durante l’irruzione i tre sequestratori hanno reagito e due sono morti. La studentessa di Grosseto, arrivata da 5 mesi in Brasile, è stata trovata legata con delle catene. Dopo essere stata liberata, la ragazza è stata trasportata in elicottero fino a Rio de Janeiro, dove ha potuto riabbracciare il padre.
Entrambi i malviventi rimasti uccisi nello scontro a fuoco avevano vari precedenti per sequestro di persona. Il terzo complice è fuggito. Si cerca ora di capire se ex collaboratori di Castelluzzo possano aver fornito informazioni ai sequestratori sulla routine dell’imprenditore italiano.