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In lieve miglioramento il mercato del lavoro in Toscana

Toscana, occupazione in lieve ripresa. Ma c’è troppa cassa integrazione

In lieve miglioramento il mercato del lavoro in Toscana
In lieve miglioramento il mercato del lavoro in Toscana

FIRENZE – Tenui segnali di recupero, nel secondo semestre del 2013, sul fronte del mercato del lavoro, in Toscana. Un anno ancora fatto ancora di ombre, ma anche di qualche luce. Lo rivela l’Osservatorio regionale che ha elaborato i dati Istat mostrando una situazione a due facce. Dai quali viene si legge che la recessione condiziona ancora negativamente il mercato, con un calo di occupati pari a circa 4 mila unità, un aumento di circa 16 mila disoccupati ed un tasso di disoccupazione che passa dall’7,8 all’8,7%. Dall’altra, invece, si può tirare un lieve sospiro di sollievo registrando, appunto nel secondo semestre dell’anno passato, quei segnali di recupero che confermano la sostanziale capacità di tenuta della Toscana, soprattutto se rapportata all’andamento della produzione e ai risultati del mercato del lavoro nel Paese o delle altre regioni del centro nord. Dal 2008, anni di inizio della crisi, sono stati persi fino ad oggi 22.000 posti di lavoro. Significa che in questa regione l’occupazione non ha seguito l’andamento della produzione. Perché se fosse stato mantenuto il parametro calo della produzione uguale calo di addetti avremmo oggi circa 95.000 occupati in meno. Tutto questo, secondo l’Osservatorio regionale, è

dovuto, essenzialmente, all’intervento diffuso della Cassa integrazione in deroga e ad un più esteso ricorso al part-time (in gran parte involontario). Ma è anche vero che il lavoro, in Toscana, è stato salvaguardato da uno settori capaci di maggior traino: l’export. Per questo l’occupazione è calata decisamente meno rispetto ad altre regioni e si è allineata a realtà nazionali virtuose come la Lombardia.

GIOVANI – In Toscana il tasso di disoccupazione giovanile 15-24 anni nel 2013 è risultato pari al 33,4%, inferiore al 40,0% medio italiano ma comunque su livelli rilevanti. Il divario negativo dalla media europea –dieci punti percentuali inferiore al dato toscano- è in questo caso notevole. Dall’inizio della crisi, l’occupazione giovanile nella più ampia fascia dei 15-29 anni, dove il tasso di disoccupazione del 2013 è al 21,9, si è ridotta di circa 52.000 unità. Le criticità per i giovani derivano in primo luogo dalla riduzione secca delle assunzioni, che blocca il passaggio dal sistema istruzione-formazione al mercato del lavoro, aggravato dalla debole interazione tra mondo della scuola e lavoro.

NEET – Si è accentuato il fenomeno dei cosiddetti NEET, i giovani che non studiano e non lavorano, che nella regione sono saliti nel 2013 al 20% dal 13% del 2008. In valori assoluti 101.000 persone nella fascia 15-29 anni, rispetto ai 66.000 del 2008. Il 41% di essi è disoccupati (attivo nella ricerca di un lavoro) e il 59% inattivo (scoraggiato, in attesa ecc.). Il 55% è composto da giovani donne, il 45% da maschi.

DONNE – Nel 2013 l’occupazione femminile ha manifestato segnali di recupero, contrariamente a quella maschile, riducendo quindi un gap di genere che però resta ancora elevato. Diversamente da quanto emerso nelle altre regioni, in Toscana il tasso di occupazione delle donne è aumentato, passando al 56,4% dal 55,4 del 2012. L’aumento delle forze di lavoro e della partecipazione al mercato del lavoro ha però determinato anche un incremento del tasso di disoccupazione di circa mezzo punto percentuale, salendo cioè al 10,1% dal 9,5% del 2012. In sostanza, l’aumento dell’offerta di lavoro non è stato assorbito totalmente da una domanda ancora su livelli modesti, seppure in ripresa. Nel complesso la Toscana ha accentuato la differenza positiva dai valori della media nazionale, e la disoccupazione femminile risulta di sotto della media UE. Il tasso di occupazione delle donne toscane resta però ancora inferiore a quello europeo.

CIG – La cassa integrazione, nel 2013, ha svolto un ruolo fondamentale per contenere gli effetti della caduta della domanda di lavoro. Nel 2013 in Toscana, secondo i dati INPS, sono state autorizzate 55 milioni e 600 mila ore di Cig con un incremento del +3,2% sul 2012. In termini di lavoratori equivalenti, le ore autorizzate sono state pari a 32.700 posti di lavoro full time.



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