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Ansaldobreda, quale futuro?

Finmeccanica, Renzi sceglie il vertice. E AnsaldoBreda aspetta un «marito»

Ansaldobreda, quale futuro?
Ansaldobreda, quale futuro?

FIRENZE – Le nomine in Finmeccanica e nelle altre grandi aziende a partecipazione statale sono ormai imminenti. Molti dossier sono aperti, e gli assetti di potere che verranno stabiliti dal governo Renzi con le nomine indirizzeranno tali dossier verso la loro risoluzione. Una delle questioni aperte, di particolare interesse per Firenze e la Toscana, è AnsaldoBreda.

Fallito di fatto il piano di risanamento e rilancio aziendale denominato EOS (“AnsaldoBreda non ha raggiunto alcuno degli obiettivi assegnati” sentenzia Finmeccanica nel suo comunicato stampa del 7 novembre 2013), non è stato ancora trovato alcun partner o acquirente per l’azienda nonostante che Finmeccanica persegua questo tentativo sin dal 2011.

Fu l’allora amministratore delegato Giuseppe Orsi ad annunciare in un’intervista che “questa società dovrebbe accasarsi diversamente” rispetto a Finmeccanica (Il Sole 24 Ore, 31 luglio 2011). La ricerca dell’acquirente si indirizzava verso Bombardier, CAF, General Electric.

E poiché il padre (Finmeccanica) era il primo a proclamare pubblicamente che la figlia da accasare (AnsaldoBreda) era particolarmente brutta, decise di accompagnare tale figlia con una ricca dote (Ansaldo STS, leader del segnalamento ferroviario) per tutti i promessi sposi.

La strategia di vendere il settore Trasporti di Finmeccanica è proseguita con il nuovo amministratore delegato Alessandro Pansa, che peraltro era già direttore generale con il predecessore Orsi, nonché membro del consiglio di amministrazione dal dicembre 2011.

Siamo ad aprile 2014, e i possibili mariti sembrano ancora interessati solo alla dote. Il padre Finmeccanica continua a dire che la figlia AnsaldoBreda è sempre più brutta: la perdita operativa nel 2013 sarebbe salita a 227 milioni dai 160 del 2012. Nel comunicato stampa di due settimane fa (19 marzo 2014) a seguito del Consiglio di Amministrazione che ha approvato il bilancio 2013, Finmeccanica scrive che “i risultati economici e finanziari delle azioni di risanamento [del resto del Gruppo, nda] vengono compromessi dall’andamento negativo dei Trasporti – ascrivibile ad AnsaldoBreda – che ha pregiudicato sia la redditività che la generazione di cassa del Gruppo … Il deconsolidamento del settore Trasporti appare pertanto condizione indispensabile affinché Finmeccanica possa cogliere in pieno i benefici derivanti dal rilancio del comparto Aerospazio e Difesa”.

Due ministri del governo Renzi (Pier Carlo Padoan e Federica Guidi) hanno approvato la strategia di vendere AnsaldoBreda e l’intero settore Trasporti del Gruppo Finmeccanica: “il deconsolidamento delle attività nei trasporti deciso da Finmeccanica rappresenta un elemento essenziale per il successo di tale piano [concentrazione nei settori dell’aerospazio e difesa, nda] … pertanto, i Ministri seguono con grande attenzione la conclusione da parte di Finmeccanica di un accordo di partnership con un operatore internazionale” (comunicato stampa congiunto del Ministero dell’Economia e del Ministero dello Sviluppo Economico del 19 marzo 2014).

Oggi AnsaldoBreda attende il suo destino. Tra i possibili mariti ritornano alcuni nomi già circolati del passato (gli americani della General Electric) a cui si sono aggiunti altri (come i francesi della Thales). In questi giorni si valorizza molto sulla stampa locale l’ipotesi americana, che riceve anche il plauso del Vice Sindaco (e candidato a sindaco) Dario Nardella. Forse è il frutto di uno dei miracoli della visita in Italia del Presidente degli Stati Uniti?

In queste settimane il governo Renzi nominerà i nuovi vertici (o confermerà gli attuali) di Finmeccanica. Il padre potrà vedere se gli aspiranti sposi della figlia AnsaldoBreda hanno buone o cattive intenzioni, se pensano solo alla dote o sono sinceri con la promessa sposa. Ma intanto a Pistoia si chiedono dove mai fosse stato il padre mentre la figlia si sciupava così.

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