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Federica Fracassi in «Eva»

A Firenze è di scena la follia di Eva Braun

«Eva»
«Eva»

FIRENZE – Al Teatro Studio di Scandicci Renzo Martinelli presenta «Eva» di Massimo Sgorbani, con la pluripremiata attrice Federica Fracassi.

Attrice di culto del teatro contemporaneo, Federica Fracassi (Premio Ristori, Premio Olimpici del Teatro, Premio della Critica, Premio Elenora Duse, Premio Ubu) dà voce a Eva Braun nella drammaturgia tratta da «Innamorate dello spavento», progetto del milanese «Teatri i» che indaga alcune figure legate al Führer: Eva Braun, Marta Goebbels e anche il cane Blondie.

Spiega la protagonista che Blondie, Eva e Marta sono figure femminili legate al Führer dal guinzaglio della sottomissione, strette a lui da un legame attraversato da un senso di affascinata eccitazione, ancor oggi in parte inspiegabile. Come quello, del resto, che legò a Hitler il popolo tedesco. Il testo è intrecciato con «Via col vento», il film che Eva rivedeva in continuazione: come se, interpreta il regista, Eva si identificasse con Rossella O’Hara, parlando con le consonanti storpiate e i verbi all’infinito, così come venivano fuori dal doppiato del 1939; in ogni caso, Eva condivide la filosofia del «domani è un altro giorno» con Rossella, un personaggio tragico a cui è preclusa la dimensione del tragico come a lei, a Magda e allo stesso Hitler.

Tra il 29 aprile e il 1° maggio del 1945, nel bunker sotterraneo del Palazzo della Cancelleria di Berlino, alcuni dei principali rappresentanti del partito nazionalsocialista si suicidano. Poche ore prima Hitler sposa Eva Braun. Poche ore dopo Hitler e signora si uccidono con le fiale testate su Blondie, pastore tedesco del Führer. Poche ore dopo Magda Goebbels somministra le fiale ai sei figli addormentati. Ancora poche ore, e anche Magda e il marito si avvelenano. Eva e Magda sono anche donne innamorate di Hitler, fedeli al loro amore fino all’ultimo istante. In questa tragedia mancata, nella sua impossibilità a esserci, c’è fedeltà e c’è una gran quantità di amore declinato secondo diverse forme. C’è fedeltà di amante, fedeltà di adepto. C’è sottomissione, devozione, preghiera. Ma insieme all’amore c’è sempre la paura. Paura della punizione, paura dell’abbandono, paura dello strapotere dell’amato, paura della propria fragilità di amanti, paura che l’amore finisca, paura che l’amore si realizzi…

Teatro Sudio Ktypton – Via G. Donizetti, 58 Scandicci, Firenze

Mercoledì 16 e giovedì 17 aprile, ore 21

«Eva» di Massimo Sgorbani con Federica Fracassi
regia di Renzo Martinelli, drammaturgia Francesca Garolla, audio e video Fabio Cinicola

Info: www.compagniakrypton.it

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