«Come lama di coltello», il Giappone noir di Francesca Bani

“L’assassino le sferrò un ultimo colpo al
ventre e lasciò cadere il coltello restando a contemplarla per un
istante, immobile, nell’esangue riflesso lunare. I ciliegi balenavano
pallidi nell’oscurità illuminati dai raggi lattei. Una folata di vento
fece volare alcuni petali che caddero giù lievi e galleggiarono nella
pozza lucente che si stava formando attorno al corpo…”. È un Giappone
cupo quello che fa da sfondo a “Come lama di coltello” (Mauro Pagliai
Editore, pp. 72, euro 7), il noir di Francesca Bani in uscita a maggio
in libreria. Il volume, capitolo iniziale di una trilogia con
protagonista il detective privato Hayashi Ryū, sarà presentato in
anteprima domenica 27 aprile alle 16.30 al 31° TAN – Trofeo Accademia
Navale e Città di Livorno. Il libro sarà poi presentato, sempre a
Livorno, alla Libreria.Coop (il 17 maggio) alla Libreria Erasmo (il 23
maggio) e quindi il 29 maggio alla Libreria Mondadori nel quartiere
Prati a Roma.
Francesca Bani, toscana, viaggia molto e lavora come giornalista
scrivendo di cinema. Già autrice di una serie fantasy per ragazzi, ha
deciso di utilizzare la penna per raccontare il Giappone di oggi,
dando alle stampe nel 2011 “Il pianto dei ciliegi. Un amore a Tōkyō”,
opera di forte pathos ambientata ai tempi del devastante tsunami,
seguita nel 2013 da “Rockstar. Made in Japan” – uscito poi anche in
lingua inglese -, un romanzo che ha come background il mondo della
musica rock nel Sol Levante. Le vicende di “Come lama di coltello” si
svolgono in una Tōkyō moderna, dove l’investigatore Hayashi Ryū è alle
prese con il misterioso caso di una giovane donna ritrovata, in fin di
vita, una notte, in un parco della capitale. Tra yakuza (la potente
organizzazione criminale giapponese) e agguati, amori segreti e
omicidi, l’uomo tenta di ricomporre le tessere di un complesso puzzle
che spazia da un lontano passato a un futuro avveniristico, fino ad un
tragico epilogo che non scioglierà tutti i dubbi.

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