Sottopasso stazione SMN preso d’assalto da writers e senzatetto
FIRENZE – Sono trascorsi due anni da quando il sottopasso della stazione Santa Maria Novella (più precisamente il tratto di attraversamento pedonale interrato in corrispondenza di piazza dell’Unità) è stato venduto dal Comune di Firenze alla società immobiliare Duranti & Saporito s.r.l, per ben 3,8 milioni di euro; settecentomila euro in più rispetto alla cifra inizialmente richiesta da Palazzo Vecchio. Questa mattina Firenze Post è andato a trovare i commercianti per capire come vanno le cose dopo il passaggio del ‘testimone’.
“Non c’è male – ammette una negoziante -, hanno rimesso le luci e rifatto la pavimentazione. Inoltre, riusciamo ad avere un contatto maggiore con i nuovi proprietari rispetto a quello che avevamo con l’amministrazione comunale. Resta però qualche problema da risolvere. Questo tratto, che peraltro rappresenta un punto di riferimento per lo shopping non solo per i turisti ma anche per i cittadini, è continuamente preso d’assalto da musicisti improvvisati, barboni e senzatetto che si appostano qui infastidendo i passanti. La scorsa settimana ho litigato con alcuni di loro – fa sapere la commerciante – perchè non è possibile lavorare in queste condizioni. Noi per stare qui paghiamo fior fiori di soldi, loro vengono e si appropriano dello spazio. Non va affatto bene. Vorremmo che i vigili intervenissero di più”. Se non altro per scoraggiare eventuali atti vandalici che si sono consumati nell’ultimo periodo. Le pareti che corrono lungo la galleria e che sono state imbiancate meno di un mese fa restituendo luce al sottopasso, non hanno tardato infatti ad entrare nel mirino dei writers.
Resta da affrontare poi la questione della sicurezza sulla quale, soprattutto quando iniziò a circolare la voce del possibile acquisto della galleria da parte dei privati, i negozianti avevano espresso non poche perplessità. Il pacchetto infatti avrebbe dovuto comprendere – oltre i bagni (donne e uomini) e i sei locali ad uso depositi-locali tecnici – anche i contratti d’affitto già in corso con il Comune, da cui sarebbero state sottratte le spese per la gestione oltre che per la sicurezza e la custodia, tutt’altro che indifferenti. Ma d’altronde obbligatorie, almeno in teoria. Non è un mistero che il sottopasso – come ha testimoniato stamani chi ci lavora – si sia prestato e si presti ancora ad episodi di microcriminalità. Ecco perchè, i commercianti gradirebbero maggiori sopralluoghi o quantomeno l’assunzione di una figura che scoraggi la presenza di personaggi ‘scomodi’. Spesa che, di fatto, spetterebbe a chi ha comprato.