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Il ginocchio di Rossi è in miglioramento

Fiorentina, per fortuna c’è Pepito: «Sto bene e sogno il Mondiale» (AUDIO)

Pollice di nuovo su per Giuseppe Rossi
Pollice di nuovo su per Giuseppe Rossi

FIRENZE. Giuseppe Rossi è tornato. In campo con i suoi gol mai banali e anche in sala stampa, quando ogni volta sorprende per la s semplicità e per gli occhi buoni che mai farebbero pensare a tanta cattiveria sotto porta.

SOGNO. Chissà quante volte ha vissuto in anticipo nei 4 mesi passati tra l’infermeria e le palestre di New York prima e del centro sportivo viola poi, il ritorno in campo e al gol. Ora che li ha realizzati entrambi, l’asticella si alza: «I Mondiali – dice Rossi – sono un sogno. Non ho pensato all’eventualità di non andare in Brasile, mi piace sempre pensare in positivo. Devo solo fare bene in partita e in allenamento». (ASCOLTA IL FILE AUDIO)

GINOCCHIO. La certezza è che il ginocchio destro sta bene, anche se l’attaccante non nasconde il calvario: «Sono stati mesi veramente duri – ammette -. Ma con tanto lavoro, l’aiuto di Luke Bongiorno (il fisioterapista, ndr), l’appoggio della mia f«amiglia e della squadra oggi mi sento bene e con il ginocchio a posto, forse non ho i 90 minuti nelle gambe ma da questo punto di vista so che posso migliorare».

LIVORNO. Per farlo, Pepito ha a disposizione ancora due partite con la maglia viola e assicura di sentirsi pronto a giocare titolare già da domenica prossima a Livorno, quando tornerà ad incrociare Rinaudo, l’autore di quel fallo che rischiò di spezzargli la carriera. «Se dovessi incrociarlo gli stringerò la mano, non ho nessun problema, so perfettamente che il suo non è stato un intervento cattivo ma un fallo di gioco».

PASTORELLO. Di quell’episodio, ieri sera a Tele Iride aveva parlato anche il suo agente, Federico Pastorello. «Non mi ha mai nominato Rinaudo una volta dal 5 gennaio (la sera dell’infortunio, ndr). È un ragazzo che ha una mentalità diversa dalla nostra: americana. A mio avviso contro il Livorno per lui sarà una partita come tutte le altre. Non dico dal giorno dopo l’infortunio, ma dopo una settimana era già nelle condizioni psicologiche di affrontare un altro recupero».

FIORENTINA. E di tornare a dare una mano alla Fiorentina per centrare quel quarto posto che Pepito definisce molto importante. «Prima pensare al Mondiale – assicura –devo fare ancora delle cose con la maglia della mia squadra come vincere domenica prossima contro il Livorno, consolidare il quarto posto e chiudere al meglio la stagione contro il Torino».

GOMEZ. A proposito, oggi è tornato in gruppo anche Gomez: almeno contro i granata potrebbe essere la volta buona per riuscire a vedere finalmente assieme la coppia più bella del mondo. «Speriamo davvero tanto di poter giocare insieme prima della fine della stagione, vedere un campione come Mario fa bene: sta lavorando davvero tanto per esserci, glielo auguro davvero».

FUTURO. Se non ci saranno altri intoppi, Rossi-Gomez sarà anche la coppia-gol della Fiorentina 2014-15: Pepito pensa positivo anche da questo punto di vista. «La squadra che abbiamo adesso è forte, quest’anno siamo stati sfortunati con gli infortuni nei momenti chiave: il ko di Mario e la squalifica di Borja su tutti. Sono molto orgoglioso di quello che ha fatto la squadra». Dove sarebbe arrivata senza quel maledetto 5 gennaio nessuno può dirlo, neppure lo stesso Rossi: «Non lo so proprio, ci sono stati degli infortuni, ma purtroppo questo fa parte del calcio».Quel mondo che Pepito ama visceralmente e di cui dopo il gol («bellissimo anche se inutile ai fini del risultato») contro il Sassuolo è tornato protagonista assoluto.


Massimiliano Mugnaini

Giornalista

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