Donna crocifissa: Viti resta in carcere. Ok del pm ai funerali di Cristina
FIRENZE – Resta rinchiuso nel carcere di Sollicciano Riccardo Viti, accusato di aver ucciso la giovane prostituta Andreea Cristina Zamfir, dopo averla seviziata e lasciata morente legata a una sbarra. È quanto ha deciso il Gip di Firenze, Anna Donatella Liguori, dopo l’interrogatorio stamani in carcere per la convalida del fermo deciso dal pubblico ministero Paolo Canessa al momento dell’arresto del «mostro», avvenuto all’alba di venerdì 9 maggio, quattro giorni dopo il delitto.
Viti – che già al momento del fermo aveva confessato – è accusato di omicidio volontario (per dolo eventuale), aggravato dal fatto che sia avvenuto in conseguenza di una violenza sessuale, e di sequestro di persona. Il Gip, oltre al fermo, ha confermato la custodia cautelare in carcere. L’eventuale misura alternativa – gli arresti domiciliari – è stata esclusa per numerosi motivi: pericolo di fuga, gravità dei fatti, nonché la circostanza che la moglie ha un passaporto straniero.
La famiglia di Andreea Cristina Zamfir stamani ha ottenuto dal magistrato il nulla osta alla restituzione della salma. Domani 13 maggio, dalle ore 13, sarà allestita una camera ardente alla Cappelle del Commiato a Careggi, dove alle 15 si svolgerà una cerimonia funebre con rito ortodosso.
Dopo la cerimonia di Firenze – dove parteciperanno autorità romene e italiane – la salma sarà trasferita in Campania, nel paese di Montesarchio (Benevento), luogo dove abitano la madre e la sorella della giovane romena uccisa da Riccardo Viti. La mattina del 14 maggio è prevista dopo le 10 un’ altra cerimonia funebre nel cimitero di Montesarchio dove Andreea Cristina Zamfir verrà sepolta.