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Palazzo Vecchio: il dopo Renzi non è ancora deciso

Elezioni: Grillo, Salvini e Renzi sfida finale in piazza a Firenze

Domenica il voto alle elezzioni europee e comunali
Domenica il voto alle elezioni europee e comunali

FIRENZE – Cinque giorni al voto. Cinque giorni di rush finale all’insegna dello scontro a distanza tra i due maggiori contendenti alle elezioni europee e amministrative: Matteo Renzi e Beppe Grillo. Una sfida che si consuma a Firenze. Oggi mercoledì 21 maggio il comizio di Grillo in piazza Ss. Annunziata; venerdì 23 quello di Renzi in piazza Signoria. Nel mezzo, giovedì 22, sarà Matteo Salvini, segretario della Lega, a parlare agli elettori in piazza Signoria.

FOLLA – I grillini hanno provato a organizzare la mobilitazione di massa. Il Pd sta organizzando i militanti e il servizio d’ordine per portare davanti al premier 10mila cittadini (anche Renzi parlerà attorno alle 21, sul un palco posizionato spalle al Duomo, con di fronte la Loggia dei Lanzi, come avvenne per lo storico comizio di Enrico Berlinguer a metà anni ‘70). Si può stimare che piazza Signoria possa contenere anche 15 mila persone, così come piazza Santissima Annunziata ne potrebbe contenere più di 5mila, se non vi fossero i cantieri di fronte alla faccia dell’Istituto degli Innocenti.

TENSIONE– Di certo la tensione sale. E il centro storico di Firenze rischia una blindatura senza precedenti. Le scintille non sono soltanto fra Grillo e Renzi. Dopo lo scontro verbale tra i due andato in onda in Tv nel fine settimana passato, non contribuisce a rasserenare gli animi la preannunciata presenza in piazza Signora, venerdì, dei militanti del Movimento di Lotta per la Casa e dei gruppi antagonisti fiorentini per protestare contro il piano casa del Governo. L’iniziativa fa seguito al corteo del 17 maggio per le vie del centro di Firenze, che terminò con il posizionameno di una ventina di tende in piazza San Lorenzo, poi tolte di lì a 48 ore.

BONAFE’ – Ultima miccia in ordine di tempo: l’attacco, martedì, alla deputata renziana Simona Bonafè, capolista Pd alle Europee in Centro Italia, di Paolo Di Vetta, leader dei Blocchi Precari Metropolitani. «Sappiamo dove cercare Bonafè – ha detto di Vetta – giovedì (domani, ndr.) Simona Bonafè presenterà insieme a Renzi la sua candidatura qui a Roma. Quella sarà una giornata importante in cui il Pd farà i conti con questa città fino in fondo. Bonafè stessa farà i conti con questa città perché lei è candidata qui a Roma e penso che sarà eletta. Sapremo dove cercarla», riferendosi al fatto che la deputata ha difeso a spada tratta in Aula alla Camera il piano casa del Governo, nel quale è previsto il distacco delle utenze della luce, del gas e dell’acqua a chiunque occupi abusivamente un edificio sfitto.

FERMATI – A causa di queste dichiarazioni agenti della Digos hanno fermato Di Vetta e l’altro leader del movimento Luca Fagiano, notificando loro un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari. I due erano stati arrestati il 13 febbraio di quest’anno per gli scontri avvenuti il 31 ottobre del 2013 in via del Tritone a Roma. Simona Bonafè non ha voluto commentare gli arresti dopo le minacce. Dalla trasmissione «Porta a Porta» ha rimarcato che «il decreto casa ha una forte connotazione sociale», visti anche «gli oltre 325 milioni di euro per il fondo affitti e morosità incolpevole». Quando è uscita dagli studi Rai ha trovato una scorta ad attenderla. La stessa che probabilmente l’accompagnerà a Firenze in occasione della chiusura della campagna elettorale con il premier Matteo Renzi

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