Cannes, Gran Premio della giuria al film girato in Toscana
FIRENZE – La Toscana nell’olimpo del cinema grazie al Gran Premio della Giuria ottenuto al 67° Festival di Cannes dal film «Le Meraviglie». Scritto e diretto da Alice Rohrwacher, 33 anni, nata a Fiesole da madre italiana e padre tedesco, la pellicola annovera fra i protagonisti la star Monica Bellucci e la sorella della regista, l’attrice Alba Rohrwacher.
La pellicola è stata girata nell’estate 2013 in gran parte fra Sorano, Sovana e Bagni San Filippo, in Maremma, con il sostegno del Fondo Cinema della Regione e la collaborazione di Toscana Film Commission. Comprensibile, dunque, che il verdetto, emesso sabato 24 maggio dalla giuria di Cannes, presieduta da Jane Campion, e consegnato da Sofia Loren, sia stato accolto con entusiasmo a Firenze.
Il «Gran Prix du Jury» di Cannes è il premio più importante dopo la Palma d’Oro, andata quest’anno al regista turco Nuri Bilge Ceylan per il suo «Winter Sleep». Alice è al suo secondo film dopo «Corpo Celeste», presentato a Cannes nel 2011 alla Quinzaine des Réalisateurs, che le è valso il premio come miglior regista esordiente ai Nastri d’Argento dello stesso anno.
«Le Meraviglie» racconta di Gelsomina, interpretata dalle dodicenne Maria Alexandra Lungu, che in un casale di campagna, in un luogo tra Toscana e Umbria, aiuta suo padre Wolfgang a prendersi cura delle api. Un padre alternativo e post-sessantottino, che vorrebbe tenere la propria famiglia – con moglie e quattro figlie – lontano dal consumismo e dai pericoli della modernità. Ma la realtà irrompe nell’idilliaca e spartana vita campestre con una troupe televisiva, guidata dalla conduttrice Milly Catena (Monica Bellucci), che sta cercando famiglie che vogliano prendere parte a un reality show. A irrompere nella vita familiare sarà anche il giovane Martin, un ragazzo uscito dal carcere e che proprio nel casale svolgerà il suo periodo di riabilitazione sociale. Nonostante il padre reale delle sorelle Rohrwacher, Alice e Alba sia tedesco e apicoltore, e nonostante la famiglia Rohrwacher sia effettivamente vissuta in campagna, la regista ha più volte dichiarato che il film non è autobiografico ma piuttosto il racconto di un mondo vicino al suo, dove è forte il legame tra la vita e il lavoro. Il Grand Prix a Le Meraviglie corona una stagione di successi italiani internazionali partita dalla Mostra del cinema di Venezia con il Leone d’oro a Gianfranco Rosi per Sacro «GRA» e culminata con l’Oscar al miglior film straniero alla Grande bellezza di Paolo Sorrentino.