Firenze, Turiddo Campaini lascia la presidenza di Unicoop dopo 41 anni
FIRENZE – Svolta storica nel mondo delle coop: Turiddo Campaini, classe 1940, presidente del consiglio di sorveglianza di Unicoop Firenze, passa la mano enon si ricandida a ricoprire un ruolo che deteneva ininterrottamente dal 1973. Esce dunque dal proscenio dopo oltre 40 anni – assumerà il ruolo di presidente onorario – uno degli imprenditori più potenti e influenti di Firenze e della Toscana.
L’avvicendamento è programmato in occasione delle assemblee dei soci coop, che si concluderanno il prossimo 14 giugno. A ricoprire il ruolo di Campaini si candida Daniela Mori, 52 anni, attuale direttore del settore soci e consumatori di Unicoop Firenze e vicepresidente della Fondazione «Il Cuore si scioglie». Nell’arco dei primi sei mesi di quest’anno, quindi, il mondo coop ha assistito a due novità dirigenziali rilevanti: oltre al (formale) tramonto dell’era Campaini a Firenze, a livello politico, per la prima volta, un dirigente coop ha assunto un ruolo di primo piano in una compagine di governo: Giuliano Poletti, presidente nazionale di Legacoop, è diventato l’attuale ministro del Lavoro del Governo Renzi.
«Nel 2011 Turiddo Campaini – si legge in una nota di Unicoop Firenze – in occasione dell’elezione del Consiglio di sorveglianza, dichiarò di accettare l’incarico di presidente con l’impegno di lavorare per arrivare alla fine del mandato a un cambiamento, anche generazionale, del gruppo dirigente. Per concretizzare questo impegno nell’estate dello scorso anno è stato inserito un gruppo di nuovi e giovani dirigenti, alcuni dei quali sono entrati a far parte del Consiglio di gestione. Un cambiamento che da parte delle sezioni-soci, del Consiglio di sorveglianza e di molti quadri e dipendenti, è stato giudicato decisamente positivo».
Sotto la guida di Campaini, Unicoop Firenze, fondata nel 1973 dall’unione di Toscocoop, Coop Etruria e Unicoop Empoli,è passata da 53 mila a 1 milione e 215 mila soci; le vendite lorde sono passate da 207 mln di euro a 2,4 miliardi; gli addetti sono passati da 993 a 7.878. Il processo di razionalizzazione delle strutture ha portato a un decremento dei punti vendita (da 117 a 104) e a un aumento della superficie media di vendita (da 205 a 1.612 metri quadrati).