Italia, Montolivo ko (frattura della tibia), paura per Aquilani. Benino Pepito. Con l’Irlanda è 0-0
LONDRA – Brutta serata. L’Italia rischia sconfitta e figuraccia con la modesta Irlanda, ma soprattutto perde Montolivo. Povero Riccardo: sfortunatissimo in un contrasto con il rude e deciso Pearce. Che gli ha provocato la rottura della tibia. Spaventoso! Addio spedizione in Brasile. E non va bene nemmeno al suo sostituto naturale, Aquilani, messo fuori causa da una testata di Ward. Con conseguenti capogiri e conati di vomito. Risultato? In ospedale anche lui e spazio a Parolo.
LISTA – E Rossi? Pepito è rimasto in campo 70 minuti, senza strafare, ma dimostrando di non aver paura dei contrasti e capace di deliziare la platea, e i compagni, con giocate di gran classe. Un po’ macchinosa, nel primo tempo, l’intesa con Immobile. Molto migliori, sia pure per pochi minuti della ripresa, gli scambi con Cassano, entrato al posto di Ciro. Allora? Pepito parte o non parte per il Brasile? Sarà ardua la scelta dei convocati per Prandelli, considerata l’uscita di scena di Montolivo e le precarie condizioni di Aquilani. L’impressione è che Pepito abbia 70 probabilità su cento di andare al Mondiale. E certamente hanno superato la prova il terzino Darmian e, addirittura a pieni voti, Marco Verratti. L’Italia ha il vice Pirlo. Prontissimo all’uso. Così come si ritrova un altro portiere eccezionale dietro a Buffon: Sirigu è stato una vera saracinesca, capace d’impedire agli irlandesi, esclusi dal Mondiale, di gloriarsi per una vittoria prestigiosa. Non hanno superato la prova De Sciglio, Paletta e Thiago Motta, che comunque partirà come vice De Rossi.
AUSPICI – Morale? Se la tradizione vale qualcosa, diciamo che gli auspici, paradossalmente, sono ottimi. Perché tutte le volte che l’Italia ha toppato l’ultima amichevole, poi ha disputato un grande Mondiale. E viceversa. Quindi non è il caso che gli inglesi di Sturridge sorridano troppo… In realtà, davanti a Prandelli ci sono ore difficili, ore di dubbi da sciogliere anche dopo aver ricevuto il bollettino medico sugli infortunati. Per gli altri, soprattutto per Pepito, sarà importante vedere la reazione allo sforzo. Lui è fermamente intenzionato ad andare in Brasile, come continua a ripetere dopo la partita.
DRAMMA – Una partita che evoca, a Rossi, bei ricordi. Proprio qui, al Craven Cottage, lo stadio del Fulham, oggi gremito da oltre 22 mila spettatori, tanta roba per un’amichevole, Pepito segnò l’ultimo gol in Nazionale contro la Nigeria. Stavolta ha il numero 22. Batte subito un calcio d’angolo, ottimo petr il suo compagno dell’attacco, Immobile, che colpisce al volo: pallone che va sul braccio di un difensore irlandese. Ciro vorrebbe il rigore. L’arbitro lo ignora. L’Italia si muove con gran dinamismo. De Sciglio serve Marchisio (5’) e il portiere Forde compie un miracolo deviando in angolo. Poi, al 9’, notizia devastante per gli azzurri: Pearce colpisce duro Montolivo, andando sulla sua gamba sinistra e non sul pallone. Un intervento da evitare sempre, ma soprattutto in amichevole. Riccardo trattiene a stento le lacrime. Mormora: “E’ rotto, è rotto”. Addio Mondiale. Frattura della tibia. Una sfortuna incredibile. Montolivo, neo capitano azzurro con le sue 58 presenze in Nazionale, era sicurissimo di volare in Brasile. Lo aspetteranno invece lunghi giorni in ospedale. E toccherà alla fresca sposa, Cristina De Pin, sostenerlo mentre i suoi compagni partiranno per la torrida Manaus dove il 14 giugno affronteranno l’Inghilterra.
TESTATA – Tutti gli azzurri appaiono scioccati. Gli irlandesi, sportivissimi, si dichiarano più che dispiaciuti: mortificati. Prandelli è bianco in viso. Manda in campo Aquilani al posto di Montolivo. L’Italia, fin qui brillante, si disorienta. Ed è l’Irlanda a prendere l’iniziativa. Sirigu deve sfoderare un paio di grandi parate per evitare il peggio. Coleman e Pilkinton imperversano. E la pressione diventa quasi un assedio. Azzurri in grande affanno. Ancora Sirigu salva di pugno (33’) su colpo di testa da vicino di Long. Anche Aquilani deve uscire. Aveva subìto un colpo alla testa per un contrasto con Ward. Ha resistito per un quarto d’ora, ma ha dovuto arrendersi: al suo posto Parolo. Gli azzurri si riprendono. Verratti sale in cattedra e serve ripetutamente Immobile: torna fuori la vecchia intesa che i due avevano nel Pescara, due anni fa, sotto la guida di Zeman. Pepito Rossi è un po’ defilato, ma quando tocca il pallone non lo spreca quasi mai.
SIRIGU – Nel secondo tempo, nonostante Verratti, l’Italia continua a perder palla a metà campo e Sirigu deve sfoderare un altro paio di parate da campione. Al 10’ sarebbe vantaggio azzurro: Parolo per Immobile che segna. Ma è fuorigioco. Prandelli toglie Immobile e manda in campo un altro giocatore da osservare: Cassano. Esce anche Thiago Motta ed entra De Rossi. Si spinge un po’ di più. Al 21’ triangolo Rossi-Cassano-Marchisio: peccato che il tiro dello juventino sia prevedibile e centrale. Il tandem Rossi-Cassano appare efficace. Prandelli sembra soddisfatto di Pepito: lo fa uscire al 25’ per Cerci. Rossi, dunque, è rimasto in campo 70 minuti. Buon test, anche senza strafare. L’Irlanda sfiora il gol al 35’: traversa di Cox e parata straordinaria di Sirigu sul pallone ripreso e calciato in porta da Quin. Gli azzurri cercano di allentare la pressione, ma finisce senza gol. E non è l’Italia che deve recriminare per la mancata vittoria.
Formazioni
ITALIA. Sirigu, Darmian (dal 42′ st Abate), Paletta, Bonucci, De Sciglio, Verratti, Thiago Motta dal 17’ st De Rossi), Marchisio, Montolivo (dal 15’ Aquuilani e dal 37’ Parolo), Rossi (dal 25’ st Cerci), Immobile (dall’11’ st Cassano). Ct: Prandelli
IRLANDA. Forde, Coleman, Pearce, O’Shea, Ward, Meyler (dal 40′ st Green), Hendrick, Mc Geady, Hoolahan (dal 22’ st Quin), Pilkinton (dal 13’ st Mc Clean) , Long (dal 28’ Cox) . Ct: O’ Neill
Arbitro: Oliver (Inghilterra)