Nazionale, Pepito Rossi ferito: «Sono in gran forma e non ho paura dei contrasti…però forza Azzurri»
FIRENZE – Difficile immaginare che Giuseppe Rossi abbia dormito stanotte. L’esclusione a sorpresa dai 23 convocati di Cesare Prandelli per il Mondiale del Brasile è stata per Pepito, domenica sera, qualcosa di più di una doccia fredda: è stata una mazzata.
E così, stamani 2 giugno, Rossi ha usato il suo profilo sul social network Twitter per sfogarsi. «Tutti dicono fuori forma: chiedete a chiunque i valori dei test in settimana e della partita. Vi stupirete. Contrasti? Paura? Che ridere…», è stato il suo tweet. Un’accusa chiara a tutti critici. E forse anche un ributtar la palla nella metà campo del Commissario tecnico che lo ha scartato dalla lista dei convocati.
In ogni caso la presunta «paura dei contrasti» lo ha ferito nell’orgoglio. Quindi, subito dopo il primo tweet, eccone un altro: «Arrivo col pensiero prima del difensore. Prossima volta, da dilettante, aspetto il difensore per prendere calci. Piccole precisioni». Si lascia andare anche al sarcarsmo Pepito. Che rabbia deve avere dentro.
Infine la chiusa ecumenica, con un terzo tweet: «Ci tenevo. Adesso la cosa più importante però è tifare l’Italia. Forza Azzurri!! #quintastella». Sì, Pepito è ferito dentro, ma non rinuncia a sognare la quinta stella, che gli Azzurri potrebbero cucirsi sulla maglia se, alla fine, vincessero ancora una volta il Mondiale.
Inutile dire che i «cinguettii» di Giuseppe Rossi, la stella caduta dei Campionati del Mondo carioca, sono rimbalzati a ragnatela sulla Rete, dove il sostegno all’attaccante azzurro è arrivato immediatamente. «Porta pazienza» gli scrive in un tweet DonDany; «Lascia perdere, sappi che molti sono lì perché avevano bisogno della vetrina Mondiale per essere venduti», è il velenoso tweet di risposta di Ruttosport; critico, invece, Christian Ottobre: «ok Pepito, ma sabato non lo hai dimostrato. Sei forte e il mondiale te lo meritavi, ma non in queste condizioni». E Gasal la butta sull’ironia anti-Juve: «Boskov avrebbe detto: nazionale azzurra solo se campionato bianco e nero».