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Michele Mario Elia ( a destra) e Matteo Renzi (a sinistra)

Strage di Viareggio, Elia (ad delle Ferrovie): «Incontrerò i familiari delle vittime». La replica: «Dimettiti»

Michele Elia, nuovo amministratore delegato di Ferrovie dello Stato
Michele Elia, nuovo amministratore delegato di Ferrovie dello Stato

FIRENZE – «La disponibilità c’è, c’è sempre stata». Con queste parole, rivolte stamani 2 giugno a Firenze, ai giornalisti che lo interpellavano, l’amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato (Fs), Michele Mario Elia, si è detto disponibile a incontrare i familiari delle vittime delle strage ferroviaria di Viareggio del 29 giugno 2009, che causò la morte di 32 persone.

Elia, che all’epoca del disastro era a capo di Rete ferroviaria italiana (Rfi), è oggi imputato con altri, fra cui il suo predecessore a capo delle Fs, Mauro Moretti, al processo sulla strage. Lapidaria la replica dei portavoce dei familiari delle vittime: «Incontreremo Elia se rinuncerà alla carica». La strage del 29 giugno 2009, aveva detto Elia in mattinata, «è un dolore che ci ha colpito tutti, diamo il nostro contributo alla giustizia».

Dal canto loro i familiari delle vittime avevano protestato contro Michele Mario Elia, in quanto imputato al processo sulla strage, appena era stata ufficializzata la sua nomina a neo ad del Gruppo Ferrovie, sabato 31 maggio: alcuni di loro avevano bloccato simbolicamente per qualche minuto un treno in stazione a Viareggio. In particolare, Daniela Rombi, presidente di una delle associazioni dei familiari delle vittime «Il mondo che vorrei» aveva annunciato la sua intenzione di rivolgersi al premier Matteo Renzi «per avere spiegazioni sulla nomina di Elia» nella carica ricoperta da Mauro Moretti ora transitato a Finmeccanica.

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