Firenze, trionfo al Franchi per l’Abbagnato e Maggio Danza in viola
FIRENZE: Si è respirata un’aria diversa ieri sera, sabato 7 giugno, allo stadio «Artemio Franchi», dove dalla tribuna autorità a esultare era la vocina della piccola Julia: «Mamma balla, mamma balla». In braccio al calciatore Federico Balzaretti, padre e figlia hanno atteso Eleonora Abbagnato, poco prima dell’inizio dello spettacolo «Omaggio in Viola a Firenze», dove si sono esibiti il corpo di ballo del Maggio Danza, gli allievi del Balletto di Toscana e giocatori delle giovanili viola.
Dal centrocampo, le quattro coreografie sono sbocciate in una sequenza scorrevole e dinamica, per le quali l’effetto delle luci e del contorno «viola» hanno potuto mantenere l’essenzialità delle scenografie.
SEQUENZE: L’incipit incisivo, con la sfida lanciata dalla seducente «Carmen», nella versione classico-contemporanea del coreografo Davide Bombana, ha avvolto il pubblico in quel fluido di movimenti che i danzatori hanno creato prima in due e poi in gruppo.
Gli abbracci più dolci tra le due promesse della danza fiorentina, Federica Maine e Lorenzo Terzo, hanno reso il «Prélude à l’aprés-midi d’un faune», una romantica storia d’amore, mantenendo la precisione tra anveloppè e piroette.
Poco dopo, nascosta da un manto giallo, Eleonora Abbagnato è entrata in scena nelle vesti di una «Medea» con una grande padronanza del proprio corpo. Insieme a Jean-Sébastien Coleau, l’ètoile di Parigi ha disegnato l’intera coreografia, con forza e tensione, fino alla fine e con un finale a sorpresa.
Il Direttore Esecutivo della Fiorentina, Gian Luca Baiesi, è salito sul palco per regalare a Eleonora una maglia viola, numero uno, come segno di omaggio per l’ incontro tra la danza e il calcio.
E proprio da quest’incontro ha avuto inizio la coreografia «Fair-Play», di Alessandro Bigonezzi che ha dipinto il palco di viola attraverso il gruppo di ballerini che si è «allenato» per giocare un’amichevole a ritmo di reggie, su Bob Marley.
Una miscela tra grand batman, prese e tiri di pallone – da parte dei giocatori primavera fiorentina – all’interno di una vera e propria «danza di squadra», come inno alla passione per il gioco.