Una giornata con i cadetti dell’Accademia militare
L’allievo allinea sul piatto la forchetta e il coltello: è il segnale per il cameriere che dalle sue spalle leva il piatto dal tavolo. Siamo in dieci: due Lions, otto allievi ufficiali dell’Esercito e dei Carabinieri ad ogni tavolo. Un pranzo che il Comandante dell’Accademia Militare ci ha consentito di consumare insieme e che è forse il momento più vero di questa visita che abbiamo voluto.
Nella crisi che attanaglia l’Italia e che è innanzitutto una crisi morale, malapianta nata nell’ombra oltre mezzo secolo fa e poi cresciuta fino a occupare e strangolare la nazione intera, è indispensabile porre lo sguardo alle poche istituzioni sane, produttrici di quella morale concreta e pratica che arricchisce chi la vive arricchendo la società.
Questo il motivo che ha spinto i Lions di Firenze Bagno a Ripoli e Pontassieve valle del Sieve a Modena: vedere il migliore istituto che esiste in Italia, non tanto per gli insegnamenti di tecnica della guerra quanto per gli insegnamenti di vita morale perfettamente interiorizzati dagli allievi. Testimoniare che in questi giovani crediamo, constatare che non è un sogno: esistono, in carne ed ossa!
Dopo avere visto il filmato che illustra le attività giornaliere, visitato i locali dell’antico palazzo, il museo, ci fermiamo davanti alla lapide posta all’ingresso sulla prima colonna: “Ingoiare le lagrime in silenzio, donare sangue e vita, questa la nostra legge e in questa legge è Dio”. Eccoci ora qui a tavola al loro fianco. Composti, educati, gentili e fieri ad un tempo, sanno parlare e sanno tacere. Dopo nemmeno mezzora viene dato l’attenti, presentata la forza all’ufficiale di servizio, gli allievi volano via, troppo presto per noi che in silenzio pensiamo che se i nostri uomini politici, magistrati, finanzieri, dirigenti avessero passato in gioventù due anni all’Accademia Militare non saremmo ridotti in queste condizioni.
Giorgio Zanasi
Presidente Lions Club Firenze Bagno a Ripoli