Lungarno Pecori Giraldi: il “benvenuto ai turisti” tra buche, sporcizia e zero servizi
FIRENZE – Buche nel marciapiede, vu’ cumprà in azione, traffico in tilt e zero servizi. Benvenuti sul Lungarno Pecori Giraldi, punto di fermata per i bus turistici, dove quotidianamente scendono i visitatori stranieri curiosi di scoprire la bellezza di Firenze. Peccato che l’area non sia delle più ospitali e che l’accoglienza lasci a desiderare. “Lì molte cose non vanno”, sottolinea il consigliere comunale della Lista Galli Alberto Locchi, che da tempo si batte per il miglioramento delle condizioni dello spazio. “Eppure, con tutti gli introiti della tassa di soggiorno che il Comune incassa, gli interventi per rendere più decoroso il tratto di strada potrebbero essere fatti. Che immagine diamo ai turisti?”.
Le criticità di quel punto sono presto chiarite: appena gli autobus si immettono sul Lungarno, ecco sorgere i primi problemi al traffico. Spesso, soprattutto durante la primavera e l’estate, la corsia dedicata ai pullman non basta e i mezzi (piuttosto ingombranti) sono costretti a fermarsi anche in doppia o tripla fila, creando intralcio alla circolazione e rischiando di mettere in pericolo gli stessi passeggeri, obbligati a scendere dal bus quasi in mezzo alla strada.
Altro capitolo, i venditori abusivi, che hanno ormai “colonizzato” anche questa porzione di città. Approfittando del via vai di visitatori, i vu’ cumprà sostano – indisturbati – lungo il marciapiede, pronti a vendere la merce ai passanti. Dai poster alle borse, passando per i braccialetti e le pashmine, sembra proprio non mancare niente all’interno del “bazar” non autorizzato. “Compra, compra amico”, suggeriscono i ragazzi di colore agli stranieri.
Ma i problemi non finiscono qua. Perché anche la pavimentazione non appare in perfette condizioni: alcune pietre sono rovinate, altre divelte, per un tratto di strada che assomiglia più a un percorso a ostacoli, soprattutto per gli anziani. “E’ pericoloso”, afferma Locchi.
I vicini giardinetti pubblici non offrono, allo stesso modo, alcun servizio. Non esistono panchine (l’unico posto su cui sedersi sono i muretti in cemento) né punti di informazione o angoli dedicati al ristoro. Tra l’erba alta e la sporcizia qua e là, l’unica cosa certa sembra essere la toilette. Si tratta, tuttavia, di una vana consolazione: il bagno – nonostante il cartello ben visibile riporti gli orari di apertura nei diversi periodi dell’anno – non è sempre a disposizione dei turisti e alle 12.30 di venerdì scorso (15 marzo, ndr) risultava completamente chiuso. “Eppure nelle indicazioni del Comune c’è scritto: dal 1 ottobre al 20 marzo, aperto dalle 10 alle 17”, fa notare Locchi.
Di qui, l’appello del consigliere all’amministrazione, affinché possano essere fatti interventi mirati e risolutivi. “Firenze, a maggior ragione con le entrate della tassa di soggiorno, deve poter offrire un servizio completo, efficiente e decoroso ai suoi visitatori – rimarca Locchi – Lungarno Pecori Giraldi deve essere rivisto. Potrebbe essere costruito – ipotizza – un bar all’interno del giardino, un punto informazioni e un negozio per la vendita di gadget. Anche l’impatto dei bus turistici sul traffico, in un punto così delicato per la circolazione cittadina, andrebbe riconsiderato. L’auspicio è che Palazzo Vecchio possa farsi carico delle mie richieste, per restituire ai turisti un nuovo Lungarno Pecori Giraldi: più ospitale e accogliente, ma soprattutto – conclude – degno di una città come la nostra”.