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Il Calcio storico era già agonizzante: ora bisogna guarirlo e rilanciarlo

Il 24 per San Giovanni la finale del Calcio non ci sara’. Lo hanno deciso il Sindaco Nardella, il Prefetto Varratta. In molti adesso si stracciano le vesti e si indignano, molti altri erano gia’ indignati anche prima, altri lo sono sempre stati. In una grande, importante, eterogenea collettivita’ questo accade ma a Firenze, accade in modo particolare. Ora che e’ stato fermato, qualcuno se la prende con il Sindaco, arrivando anche a dire che con Firenze non ha niente a che fare (prima di aprir bocca o fb sarebbe necessario avere minime cognizioni), altri con i soliti calcianti violenti e alla resa dei conti (senza preoccuparsi di guardare bene e fare distinzioni), altri ancora con il Presidente Pierguidi e l’organizzazione del calcio (anche qui senza sapere molto della reale condizioni e situazione in cui viene agito). Pero’ tanti, troppi adesso espimono commenti, anche offensivi, danno ricette e sopratutto vogliono un nuovo calcio storico. Tutti bravi, tutti sindaci, tutti calcianti, tutti presidenti, eh lo sappiamo, in questo paese siamo tutti C.T. e tutti ora che e’ stato fermato invocano un nuovo Calcio storico perche’ cosi’ non va bene, cosi’ fa schifo, cosi’ non puo’ non deve essere. Ma se il Sindaco lo ferma, il sindaco sbaglia, “uccide il Calcio”, non rispetta la tradizione, offende la citta’. Ma cerchiamo di essere seri e di dimostrare veramente interesse verso questo Calcio Storico, e cominciamo a dire come lo vorremmo che cosi’ come era prima della decisione del Sindaco non poteva andare avanti e che gia’ era continuato anche troppo… era in rianimazione forzata, era in alimentazione assistita e continuava tremendamente a soffrire e a far soffrire. E allora forza grandi intenditori, Come lo vogliamo? Quello delle vigliaccate e dei colpi da dietro o quello di chi si mette di faccia e sa cosa rischia e cosa puo’ fare? Quello dove le figure che hanno ruolo sono competenti, preparate e responsabili o quello di coloro che si trovano a gestire e non si capisce bene il perche’ si trovino in quel posto? Quello di chi ha Firenze nel cuore e la vive o l’ha vissuta quotidianamente o di quello che per arrivare in Santa Croce deve predere un taxi? Quello di chi negli spalti ci trova la mamma, il babbo, un fratello, la ragazza i compagni di studio o di lavoro o di quello che l affetto piu’ vicino ce l’ha a tre ore di freccia rossa o a tre ore di RyanAir? Quello di chi sa bene cosa lo aspetta se sgarra o di quello che pensa di essere piu’ furbo, piu’ ganzo e impunibile e poi magari ha anche da ridire se viene sanzionato e anche pesantemente? Quello dove tutti vogliono certezze o quello di coloro che lo dicono mentre pensano che poi si vedrae forse poi cercano di sviarle per coprire la propria parte? Quello che vede le parti costruire e poi migliorare insieme il percorso per un nuovo Calcio o quello dei contatti separati, delle logiche di parte, del “do ut des”? Quello dove la Associazioni di colore hanno forte radicamento nel territorio o quello degli spazi anonimi, delle “zone franche” piu’ o meno accessibili? Ecco se si cominciasse a pensare come lo vorremmo, forse si potrebbe anche riuscire a realizzarlo, senza un progetto, che metta d’accordo l’architetto e l’ingegnere, il muratore e l’idraulico, l’arredatatore e il contabile, non si realizza niente di buono, di duraturo, di utile. Qualsiasi cosa volessimo realizzare cadrebbe nuovamente in rovina e allora i “soliti” darebbero sentenze, colpe e infamie. Per tutti e a tutti, dal Sindaco in giu’, proprio come sta accadendo adesso… O mi sbaglio? No perche’ se sbaglio ditemelo, scrivetemelo, “Caro Dei, non e’ cosi’, il Sindaco ha torto perche’ io non l’ho votato e non lo votero’ mai uno del PD, oppure sbagli perche’ il tuo tempo, il calcio del tuo tempo e’ finito, oppure semplicemente: Dei non capisci un c…o…!”, ma se invece ci fosse qualcuno che condivide, anche in parte, quello che ho scritto, allora, e con infinita amarezza, ma e’ meglio che tutto sia stato fermato, che tutti i veri estimatori del Calcio, adesso, nel momento chiave, possano avere una reazione, anche diversa anche lontana, ma che serva da stacco, che serva a scuotere e a pensare come ripartire. Che poi, con tutto questo scrivere e riscrivere, commentare e scambiare, e’ cio’ che stiamo gia’ facendo. A tempi migliori, per tempi migliori…

Alessandro Dei – Veterano Azzurro


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Alessandro Dei

già Capitano degli Azzurri Calcio Storico Fiorentino

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