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La strage di Viareggio del 29-30 giugno 2009

Viareggio, 5 anni fa la strage della ferrovia: «Vogliamo giustizia e non ci fermeremo»

L'inferno a Viareggio la sera del 29 giugno 2009
L’inferno a Viareggio la sera del 29 giugno 2009

VIAREGGIO – A 4 giorni da quando, il prossimo mercoledì 2 luglio, si tornerà in aula a Lucca per la nuova udienza al processo, Viareggio ricorda la sua strage ferroviaria, nel quinto anniversario. Cinque anni di dolore. Cinque anni di lotta per avere giustizia nei tribunali. Perché nessuno dimentichi cosa avvenne alle 23.50 di quel 29 giugno 2009, quando un treno merci composto di 14 vagoni-cisterna carichi di gas gpl deragliò sui binari in stazione e una delle cisterne cariche di gas si squarciò in punto. Bastò quello per provocare la fuoriuscita del gas altamente infiammabile che si espanse rapidamente, fino alle vie circostanti la stazione, e prese fuoco provocando morti, feriti, case sventrate dalle fiamme.

32 VITTIME – Furono 32 le persone che morirono nei roghi, alcune mentre si trovavano tranquillamente a casa propria. Numerosi i feriti. Manuela Menichetti, 21 anni, fu una delle vittime che morirono negli ospedali molti giorni dopo la strage: ricoverata d’urgenza nella notte a Pisa, ustionata gravemente su gran parte del corpo, morì dopo 42 giorni di agonia. Poco dopo essere arrivata all’ospedale, già in gravissime condizioni, ma ancora lucida, ebbe la forza di telefonare alla madre per cercare di rassicurarla. «Mamma c’è stato un incidente, non preoccuparti per me, va tutto bene..» le disse, quando ancora i genitori e i familiari delle vittime e dei feriti non avevano del tutto chiaro cosa fosse successo alla stazione. La madre, Daniela Rombi, è da allora una dei portavoce dei familiari delle vittime della strage, e anima dell’associazione «Il mondo che vorrei».

LE MANFESTAZIONI – Anche lei, come tantissimi viareggini, è presente, oggi, alle manifestazioni organizzate dai familiari delle vittime e in particolare proprio dall’ associazione «Il mondo che vorrei»: alle 11 la messa celebrata dall’Arcivescovo di Lucca, Italo Castellani alla Casina dei ricordi, in via Ponchielli, la strada devastata – la cui ricostruzione è stata completata una settimana fa – dalle fiamme del gas glp incendiatosi quella sera; alle 17.30 l’incontro «Noi non dimentichiamo», con i Comitati delle altre stragi italiane nella sala consiliare del Municipio di Viareggio. Alle 21 la partenza del corteo da piazza Margherita. Alle 22.30 gli interventi del sindaco Leonardo Betti e del presidente della Provincia, Stefano Baccelli. Dalle 23.49 alle 23.52 l’attesa dell’ora della strage e la lettura dei nomi delle 32 vittime. Anche il mondo dello sport viareggino ricorda la strage: il campione di rugby, Denis Dallan, fondatore della squadra «I Titani» ha organizzato una partita commemorativa, in occasione del trofeo di Beach Rugby. I ragazzi giocheranno con il lutto al braccio ed osserveranno un minuto di silenzio seguito da una preghiera dedicata dallo stesso Dallan alle vittime.

LE TAPPE DEL PROCESSO– Dopo 4 anni e 21 giorni dai fatti, il 19 luglio 2013 c’è stato il rinvio a giudizio per 36 imputati per la strage di Viareggio. Tra essi anche l’allora amministratore delegato delle Ferrovie e attuale capo di Finmeccanica, Mauro Moretti, e l’allora capo di Rfi, e attuale amministratore delegato delle Ferrovie, Michele Mario Elia. Il 13 novembre 2013 si è aperto formalmente il processo a Lucca. Il prossimo 2 luglio 2014 la nuova udienza. Al centro del dibattito processuale, in questa fase, soprattutto le misure di sicurezza.


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Domenico Coviello

Giornalista

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