Concordia, Greenpeace contro Renzi: la Rainbow Warrior è arrivata al Giglio
ISOLA DEL GIGLIO – La Rainbow Warrior, nave simbolo delle battaglie di Greenpeace, da ieri sera è arrivata all’isola del Giglio e staziona vicino al relitto della Concordia.
Gli attivisti hanno steso due striscioni contro il governo Renzi. Su uno si leggeva: «Un altro disastro, quanto ci Costa?»; nell’altro: «In mare aperto per 5 giorni?».
Chiaro il riferimento contro la decisione del governo di dare il via libera al piano per lo smantellamento nel porto di Genova della nave. Dal Giglio a Piombino, la Concordia avrebbe impiegato solo un giorno.
Gli ambientalisti denunciano il pericolo d’inquinamento nei cinque giorni di navigazione del relitto sopra il santuario dei cetacei, cioè in un tratto di mare che è protetto e di alto valore naturalistico. Una preoccupazione condivisa anche dal presidente della Regione Toscana Enrico Rossi che ha sostenuto a spada tratta la soluzione del porto di Piombino, soluzione scartata da Costa («Il porto non è pronto»), e dal governo («Quella di Genova è la soluzione migliore»).
Ma forse, con un pò più di attenzione al «mare nostrum», che non è tale solo quando sbarcano i migranti, si poteva anche mettere in gioco realisticamente Piombino. Pare invece che Franco Gabbrielli, gran capo della Protezione civile, non abbia voluto nemmeno prendere in considerazione l’ipotesi di proporre due porti. Così è mancata la partita: Genova e basta.
orazo
Ha proposito d’inqinamento Concordia minimo,confronto ha quando di notte le superpetroliere sciacquano i loro enormi serbatoi per pulirli,ovviamente al largo dei residui di greggio!