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Bolzano, Ciampi in sala operatoria: «Appendicectomia»
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BOLZANO – Peggiora il quadro clinico di Carlo Azeglio Ciampi, ricoverato da venerdì 11 luglio all’ospedale centrale di Bolzano. Oggi i medici hanno deciso di sottoporlo ad intervento chirurgico di appendicectomia, operazione di routine per una persona «normale»: più a rischio, come nel suo caso, per chi ha 93 anni – a motivo dell’anestesia generale – e soffre di problemi di pressione.
L’intervento, attualmente in corso, viene eseguito dal primario di chirurgia generale dottor Federico Martin e dalla sua équipe. La speranza è che l’appendicite – piuttosto rara a quell’età – sia la sola causa del suo stato clinico e che non sia invece il «segnale» di qualche complicazione più grave. L’unica risposta potranno darla solo i chirurghi alla fine dell’intervento.
«Sono fiducioso, ma non posso dire niente. Arriverà un comunicato» ha comunque detto il direttore del Comprensorio di Bolzano dell’Azienda sanitaria, Umberto Tait.
AGGIORNAMENTO ORE 16:42
OPERAZIONE CONCLUSA – CONDIZIONI STABILI – PROGNOSI RISERVATA
Ecco il bollettino medico diramato alle 16.10:
Il presidente Ciampi «alle ore 14 di oggi è stato sottoposto a un intervento di appendicectomia. L’intervento è durato circa un’ora e si è svolto senza complicazioni. Al termine dell’intervento è tornato in terapia intensiva in condizioni stabili. In considerazione dell’età e delle patologie associate la prognosi rimane riservata. Un prossimo comunicato stampa è previsto per domani».
AGGIORNAMENTO ORE 18:15 del 14 luglio 2014
Dopo l’operazione le condizioni di Ciampi sono definite dai medici «serie e la prognosi rimane riservata». Ha ripreso conoscenza e respira autonomamente. Per ora però non può essere trasferito altrove.
L’intervento – hanno spiegato i medici oggi in una conferenza stampa – «si è svolto in maniera lineare e senza complicanze». «La delicata fase dell’anestesia – ha detto il dottor Franco Auricchio, primario anestesista – si è svolta entro i limiti della norma, anche considerando l’età del paziente, che è rimasto in condizioni stabili anche dopo l’intervento, tanto che Ciampi ha scambiato alcune parole anche in tedesco con alcuni elementi del personale sudtirolesi».
È stato anche confermato che al momento del ricovero, venerdi 11 luglio, il paziente mostrava segni di embolia polmonare, accertati attraverso una tac. Dopo gli esami – ha spiegato il primario di rianimazione professor Zanon – «è stato sottoposto ad altri accertamenti ematochimici, dato che si era nel frattempo manifestato un quadro infiammatorio». E da una nuova Tac è venuta la conferma della presenza di un’appendicite acuta, con un inizio di peritonite.