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L' Orrido di Botri, nei comuni di Bagni di Lucca e Coreglia Antelminelli, in Lucchesia

Lucca, Orrido di Botri: malore nel canyon. Donna salvata in elicottero

L' Orrido di Botri, nei comuni di Bagni di Lucca e Coreglia Antelminelli, in Lucchesia
L’Orrido di Botri in Lucchesia

LUCCA – Si è sentita male proprio nel mezzo dell’Orrido di Botri, il «canyon» in provincia di Lucca nel cuore di una riserva naturale. È successo oggi poco dopo le 13 ad un’escursionista di Trapani ma residente a Pisa, che stava visitando il luogo con un gruppo di amici.

Lungo la passeggiata la donna, di circa 30 anni, ha accusato un malore ed è svenuta. Si trovava in uno dei punti più stretti, non a caso chiamato «Le prigioni», dove la distanza tra le pareti del canyon non supera i 5-7 metri. Impossibile da lì dare l’allarme per l’assoluta mancanza di copertura telefonica.

In quel momento un altro gruppo di escursionisti stava tornando indietro (il percorso dura circa 3 ore, tra andata e ritorno) e ha incrociato la ragazza svenuta. Alcuni sono corsi quindi avanti fino a raggiungere il posto del Corpo Forestale a Ponte Gaio, all’inizio della riserva. Mentre un Forestale raggiungeva la donna, un collega dava l’allarme al 118, arrivato alle 13.59. Dopo poco erano sul posto l’elicottero Pegaso 1 (arrivato da Firenze) con personale della stazione del Soccorso Alpino e Speleologico Toscano di Lucca. Dall’alto è stato calato un verricello nel cuore del canyon: prima il soccorritore della Sast, quindi il medico e la barella. La donna è stata quindi trasportata, non grave, all’ospedale di Massa.

Non è la prima volta che all’interno dell’Orrido di Botri c’è necessità di interventi sanitari urgenti. Solo tre giorni fa i volontari del Sast di Lucca erano intervenuti per soccorrere una persona con una caviglia rotta. Il posto – bellissimo dal punto di vista paesaggistico – è aperto nel periodo estivo, dalle 9 alle 18, tranne che nelle giornate di maltempo. Solo lo scorso anno si sono avuti circa 5000 visitatori. Oggi 20 luglio gli escursionisti sono stati circa 150. L’ingresso è presidiato dalla Forestale. Obbligatorio casco e scarpe da trekking, anche per gli escursionisti più esperti. Ancora di più per quelli che si considerano tali.

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