Concordia: la partenza per Genova slitta a mercoledì 23
ISOLA DEL GIGLIO – Secondo slittamento di data per la partenza della Concordia dal Giglio verso Genova. Dopo il posticipo dal 21 al 22 luglio, oggi, martedì 22 luglio, il Capo della Protezione civile Franco Gabrielli ha comunicato ufficialmente il rinvio del viaggio del relitto a mercoledì 23 luglio : «Il vento che ha spirato fino a 30 nodi in queste ultime ore ha determinato un ritardo ulteriore nei lavori – ha spiegato durante il quotidiano briefing con i giornalisti – non ce la siamo sentita di confermare la partenza della Concordia per il 22». Gli ha fatto eco l’ad di Costa Crociere, Michael Thamm: «La rimozione della Concordia è un’operazione senza precedenti, fatta un passo dopo l’altro. Non ha senso avere fretta: si rischia di commettere errori, meglio avere una giornata in più per completare il lavoro». E ha annunciato: «Siamo certi di arrivare a Genova nella giornata di domenica 27».
LE OPERAZIONI – I lavori per completare il rigalleggiamento della Concordia «sono comunque nella fase finale – ha precisato il capo tecnico di Costa Crociere, Franco Porcellacchia – nel primo pomeriggio di oggi la nave era riemersa di 19,8 metri (rispetto al primo giorno di lavori, ndr.), può risalire ancora di 2,5 metri: questo è il nostro obiettivo, in vista della navigazione. L’acqua adesso lambisce il ponte 3, che comincia a emergere». Fra oggi e domani, tuttavia, c’è ancora da fare per i tecnici: restano da posizionare i cassoni S5 e S14. «Nella mattinata di domani 22 luglio – ha detto Sergio Girotto del consorzio Titan-Micoperi – tutto dovrebbe essere pronto in vista della partenza di mercoledì».
IL PIANO DI RIMORCHIO – Il 23 luglio, dunque, se tutto andrà secondo programma, le operazioni per far partire la Concordia avranno inizio alle 8.30 (come già era stato previsto per la partenza del 22). Fino alle 16.30 il traffico marittimo sarà chiuso nella zona antistante al porto del Giglio, così come la balneazione. L’Ammiraglio Giovanni Pettorino, della Capitaneria di Porto, ha spiegato come sarà composto il convoglio che accompagnerà, trainandola, la nave fino a Genova: «Ci saranno 14 rimorchiatori, di cui 2 a prua e 2 a poppa, la velocità sarà di 2 nodi all’ora e fra i rimorchiatori di prua e quelli di poppa potrà esserci anche una distanza di mille metri». Il convoglio composto dal relitto della Concordia e dai suoi rimorchiatori sarà però coadiuvato da una «nave di appoggio di 95 metri con battelli veloci e 2 motovedette classe 200 da 25 metri della Guardia Costiera».
LA ROTTA – La Concordia dovrebbe giungere a Genova domenica 27 luglio. Seguirà una rotta che sarà individuata dal comandante responsabile dei rimorchiatori all’ultimo momento prima di partire, anche e soprattutto in base alle condizioni meteomarine. In ogni caso, ha sottolineato l’Ammiraglio Pettorino, «il convoglio transiterà sempre al di fuori delle acque territoriale francesi» sebbene sia previsto il suo passaggio a 20-25 chilometri da Capo Corso. Questo aspetto è stato sollevato ripetutamente nei giorni scorsi dalla Francia, preoccupata di eventuali sversamenti in mare di sostanze dal relitto, in un’area che i francesi stanno progettando come riserva marina. Di certo il ministro dell’Ambiente, Ségolène Royal, ha deciso di essere presente a bordo di una nave della marina francese che stazionerà in funzione di controllo davanti alla Corsica nel momento del passaggio della Concordia. Durante la navigazione, nei giorni che vanno da mercoledì a domenica prossima «sono previste condizioni meteo favorevoli», ha spiegato Franco Gabrielli. Qualora il meteo non fosse buono, come già stabilito, il relitto sarà fatto transitare più sotto costa. La rotta della Concordia, qualunque essa sarà quando verrà determinata con precisione, attraverserà zone molto frequentate dalle imbarcazioni nel pieno della stagione turistica, oltre al fatto che attraverserà l’area del Santuario dei Cetacei, fra Toscana e Liguria.
3 MIGLIA DI INTERDIZIONE – Per questa ragione, ha spiegato l’Ammiraglio Pettorino: «Sarà istituita una zona di interdizione totale a ogni unità di navigazione per 3 miglia di raggio dal centro di nave Concordia». Nel caso in cui vi fossero imbarcazioni che non rispettassero tale limite di avvicinamento all’area del convoglio che trasporta il relitto, «saranno intercettate via radio e, se non dovesse bastare, saranno raggiunte dai battelli e dalle motovedette». Ogni giorno, inoltre, un aereo ATR 42 dotato di sistema di telerilevamento dovrà monitorare l’eventuale inquinamento che potrebbe essere prodotto dal passaggio del relitto. Il convoglio sarà sorvegliato anche da un elicottero.
L’IRRITAZIONE DEL SINDACO – Sul rinvio a mercoledì della partenza è intervenuto anche il sindaco del Giglio, Sergio Ortelli. «Non nascondo la mia irritazione – ha detto – prendo atto di questo ritardo ma l’apprensione resta alta. La nostra programmazione turistica è impossibile perché non riusciamo a dare informazioni certe a chi ce le chiede». E tuttavia, ha sottolineato, «la nostra è una pazienza responsabile».