Skip to main content

Lavoro, dall’UE un miliardo per i disoccupati italiani under 30: vediamo di spenderlo bene

Sospesi 50 milioni di fondi europei per la Toscana
Oltre 1 miliardo € di fondi europei per l’Italia

Un pacchetto di 1,1 mld di € dall’Ue per i giovani disoccupati in Italia. Che è il paese secondo maggior destinatario dei finanziamenti europei per l’occupazione giovanile. L’ 11 luglio scorso la commissione Ue ha approvato il programma operativo nazionale per il rafforzamento dell’iniziativa a favore dell’occupazione giovanile in Italia. Tale programma contribuirà all’attuazione in Italia della garanzia giovani, il piano dell’Ue finalizzato ad aiutare i giovani fino a 25 anni disoccupati o inoccupati a entrare nel mondo del lavoro.

ITALIA – L’Italia ha scelto di estendere gli interventi alle persone fino ai 29 anni di età. L’iniziativa dell’Unione europea Yei (youth employment initiative) prevede una dotazione di 6 miliardi di euro per i 20 Stati membri dell’Ue che hanno regioni in cui la disoccupazione giovanile supera il 25%. Quello italiano è il secondo programma operativo Yei adottato dalla commissione Ue dopo quello francese.

SOVVENZIONI – Le sovvenzioni erogate a favore dell’occupazione giovanile possono essere usate per sostenere diverse attività. In particolare per promuovere una prima esperienza lavorativa, l’offerta di tirocini e apprendistati, l’offerta di istruzione e formazione permanente, il sostegno all’avvio di imprese per i giovani imprenditori, programmi della seconda opportunità per coloro che hanno abbandonato prematuramente la scuola e incentivi mirati ai salari e alle assunzioni.

SPESEL’iniziativa può rimborsare, fra l’altro, le spese sostenute dagli Stati membri a decorrere dal 1° settembre 2013, cioè addirittura prima che i programmi fossero stati adottati. Inoltre il finanziamento integrativo dell’Ue nell’ambito di Yei non richiede nessun cofinanziamento nazionale; soltanto il contributo del Fse allo Yei deve essere cofinanziato. Il piano intende dunque offrire un percorso personalizzato per ogni giovane attraverso azioni su misura, quali sessioni d’informazione e di orientamento, formazione professionale, collocamenti lavorativi, apprendistati, tirocini, promozione del lavoro autonomo e dell’imprenditorialità, opportunità di mobilità professionale su scala transnazionale e territoriale e certificazione per l’acquisizione di nuove competenze.
Si tratta di un apporto rilevante per diminuire la piaga della disoccupazione giovanile, che in Italia supera il 40%, ma occorre rimboccarsi le maniche. Una volta tanto che l’Ue ci aiuta e si muove per risolvere un problema fondamentale non dobbiamo rallentare, come avviene di solito, le pratiche e i procedimenti necessari per utilizzare speditamente questo rilevante gruzzolo europeo.


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Firenze Post è una testata on line edita da C.A.T. - Confesercenti Toscana S.R.L.
Registro Operatori della Comunicazione n° 39741