“Tre bauli”: epopea familiare tra Toscana e Argentina
Firenze, 24 luglio 2014 – La storia di una migrazione dall’Italia all’Argentina e di un legame familiare che trascende i continenti e le generazioni. Una vicenda di sradicamento e di perdite, ma anche di ricongiungimenti e di speranze, che ci invita a ricordare, a riflettere, a ripercorrere il nostro passato: il romanzo “Tre bauli” (pp. 112, euro 10) di Silvia Beatriz Cecchi, uscito nel 2012 in Sud America col titolo “Tres baúles”, è stato tradotto in italiano per le edizioni Sarnus. Nata a Mar del Plata (Buenos Aires) nel 1946, l’autrice ricostruisce la vicenda della nonna Rachele, che nel 1928 decide di emigrare per ricongiungersi col marito Ottavio, partito diciotto mesi prima. Ma prima ancora del viaggio, il romanzo segue i due innamorati negli anni della fanciullezza e della gioventù trascorsi in Mugello, fino allo spostamento in Trentino in seguito al terremoto che nel 1919 sconvolge Borgo San Lorenzo. Ma il destino di Rachele e Ottavio è quello di diventare “cittadini di due mondi”, e la seconda parte del libro descrive, tra parole e foto d’epoca, la vita nel nuovo continente. Man mano che ci addentriamo nel racconto, emergono i segni inconfondibili del vincolo significativo, speciale, creatosi tra l’autrice e sua nonna Rachele, divenuta ormai “Raquel”. Lo stesso legame che ha spinto Silvia a scrivere il libro, e a pubblicarlo al di là e al di qua dell’oceano: “Le mie radici si trovano in Toscana”, spiega, “e per questo posso dire che sono divisa tra due nazioni: l’Argentina e l’Italia”.
Gherardo Del Lungo (335 1373725) Eventi Pagliai s.r.l. tel. +39 055 7378721 fax +39 055 7378761 press@eventipagliai.com
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