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Mogadiscio: architetto italo-somalo ucciso in un attacco fondamentalista. Viveva con la famiglia a Campi Bisenzio

Il luogo dell'attentato
Mogadiscio: ecco il luogo dell’attentato

CAMPI BISENZIO – Un architetto italo-somalo di 57 anni, Hagi Abdisalam, è stato ucciso nell’attentato dei fondamentalisti islamici a Mogadiscio (Somalia) contro la sede dei servizi segreti. L’uomo viveva a Campi Bisenzio (Firenze), dove abitano la moglie e due figli di 16 e 21 anni.

Era consulente del ministro della Difesa della Somalia per la sicurezza contro il terrorismo islamico. Era anche consulente di Osman Mohammed Gaal, presidente della comunità somala in Italia di cui lo stesso Hagi era stato tra i fondatori. Era molto conosciuto e stimato a Firenze e in Toscana.

AGGIORNAMENTO ORE 20,15

A quanto ora si è appreso Hagi Abdisalam aveva trasferito la propria residenza anagrafica da Campi Bisenzio a Monsummano Terme (Pistoia) dal 2010. Spesso si vedeva a Campi per manifestazioni legate ad Emergency o per campagne per la donazione del sangue. A Campi Bisenzio vive oggi la famiglia. Ci sono la moglie, anche lei somala, e i figli di 21 e 16 anni. La donna, ricevuta dalla Somalia la notizia della morte del marito, ha avuto un malore ed è stata soccorsa dal 118. Abdisalam abitava in Italia dal 1986, da quando era emigrato a Firenze per studiare architettura. Nel tempo ha ottenuto la doppia cittadinanza, italiana e somala. Ma prima, in gioventù, si era arruolato nell’esercito e aveva fatto studi militari a Mogadiscio diventando ufficiale. Si era congedato dalle forze armate somale prima di emigrare. Dal 1986 gli studi di architettura a Firenze e la laurea nel 1997. Inoltre, è stato fra i fondatori della comunità somala in Italia e da 22 anni fa parte del comitato esecutivo della stessa.

L’ATTENTATO – Secondo quanto appreso in Italia, i fondamentalisti di al Shabaab, legati ad al Qaida, gli avrebbero sparato alla testa durante l’assalto al quartier generale dei servizi segreti somali a Mogadiscio. Abdisalam non sarebbe morto subito, ma in ospedale. Suoi amici hanno riferito all’ambasciata somala in Italia che l’architetto si sarebbe trovato casualmente in strada, mentre andava a casa dall’ufficio, durante la sparatoria degli attentatori e che un proiettile l’avrebbe raggiunto. Salvi altri due consiglieri del ministro, due generali, che vivevano nello stesso ‘compound’ e che avevano lo stesso incarico di consulenza.

PRECEDENTI – Secondo quanto spiegato dall’ambasciata somala a Roma, tra i compiti di Hagi Abdisalam c’era quello di elaborare piani per la sicurezza del paese, in particolare finalizzati a contrastare la presenza di terroristi islamici. Già nel 2013 l’architetto era sfuggito ad un altro attentato dei fondamentalisti di al Shabaab durante un assalto al palazzo presidenziale di Mogadiscio: un proiettile lo sfiorò trapassando i pantaloni, ma senza colpirlo. Per seguire il delicato incarico in Somalia, Abdisalam si era trasferito a Mogadiscio da un anno e mezzo, rientrando rare volte in Italia.

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