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Italia del signor Conte: 2-0 all’Olanda. Gol di Immobile e De Rossi (rigore). Bene Pasqual

De Rossi dopo aver segnato il secondo gol su rigore
De Rossi dopo aver segnato il secondo gol su rigore

BARI – Italia nobile: targata signor Conte. Aggredisce, manovra e segna contro l’Olanda. Che sfata la tradizione, che non vedeva un neo ct italiano vincente al debutto dal lontano 1998 (ci riuscì Dino Zoff). Ma soprattutto è una Nazionale, nobile ma anche molto operaia, capace di scoprire un tandem d’attacco molto efficace e finora poco immaginabile: Immobile e Zaza. Sembrano gemelli da come si muovono e si trovano. I nuovi gemelli del gol? Aspettiamo ma si pouò essere fiduciosi. E alle loro spalle c’è Destro, sposo freschissimo (ha detto sì lunedì scorso, poi è corso a Coverciano …) pronto a insidiarli e a dimostrare quanto fu sbagliata la scelta di Prandelli di lasciarlo a casa invece di portarlo al mondiale. Destro che al 34’ della ripresa avrebbe potuto segnare il terzo gol su un cross magistrale di Manuel <Pasqual dalla sinistra. Sì, Pasqual che, entrato nel secon do tempo al posto di De Sciglio, ha saputo farsi ammirare per ordine, continuità, penetrazione. Buonissime prospettive, insomma, in vista di una partita vera: quella di martedì 9 settembre a Oslo contro la Norvegia per le qualificazioni all’Europeo.

La perplessità? L’Olanda. Le mancava il giocatore migliore, ossia Robben. Ma è sembrata troppo piccola, troppo povera, per essere non solo la formazione terza al mondo, medaglia di bronzo in Brasile, ma molto distante da quella che per lunghi anni ha occupato i primi posto nel ranking Uefa. Olanda pasticciona in difesa (soprattutto per via del disastroso Martins Indi); Olanda poco manovriera a metà campo, sempre sorpresa e anticipata dagli azzurri. Olanda, infine, assente all’attacco nonostante un giocatore d’indubbie capacità come Van Persie. Però solo, isolato, accerchiato da Bonucci, Astori e dalle altre maglie azzurre. Pronte ad arpionare, con implacabile tempestività, ogni pallone.

Difficile dire, ora come ora, quanto può valere la nuova Italia di Conte. Bisognerà vedere la riprova di Oslo eppoi, su su, le altre prove con coefficienti di difficoltà sempre crescenti. Intanto, però, le prime basi per far ripartire il bistrattato calcio italiano ci sono. Anche se, come hanno più volte affermato il neo presidente federale Tavecchio e lo stesso Conte, i giocatori italiani stanno progressivamente scomparendo dal campionato: dove gli stranieri sono ormai in numero soverchiante.

E vediamo, in sintesi, la conaca della serata. Sfumano presto i baci e gli abbracci, e anche le strette di mano ad Antonio Conte, che lasciò la panchina del Bari con una promozione dalla serie B alla A. Sfuma tutto nel giro di 180 secondi, ossia il tempo che serve alla nuova Italia per andare in gol. E’ vero che agli olandesi manca Robben, non uno qualunque, ma è altrettanto vero che gli azzurri sembrano avere al piede una calamita che indirizza passaggi e lanci. Succede che Bonucci recuoera un ottimo pallone a metà campo, gli arancioni sono sbilanciati dalla sua azione, Zaza si muove benissimo senza pallone, così Ciro Immobile può raccogliere l’invito, lasciare sul posto l’improvvido Martins Indi, aggirare Cillesen in uscita e mettere in rete.

Italia che parte bene e annichilisce un’Olanda medaglia di bronzo ai mondiali brasiliani, che certo non si aspetta un avversario (eliminato al primo turno in Sud America) così frizzante e ficcante. Capace di raddoppiare dopo pochi minuti. Non è infatti scoccato l’ottavo minuto che Zaza, ancora lui, sorprende lo sventurato Martins Indi che non fa di meglio che buttarlo giù in area. Rigore. E cartellino rosso. Il povero Martins Indi non si aspettava che la sua partita durasse così poco. E che lui fosse capace di combinare tanti disastri. Sul dischetto va De Rossi. Preciso e spietato. Pallone a sinistra e portiere olandese a destra: due a zero.

Conte non sta nella pelle ma si contiene. Esulta stringendo i pugni. Si ricompone presto. Azzurri favoriti dalla superiorità numerica, ma anche dal disorientamento degli olandesi. Hiddjnk non si capacita di avere una squadra così dimessa. De Jong si dà da fare, cerca di fare animo ai suoi. Là davanti un calibro come Van Persie sembra un palo nel deserto. Mentre gli azzurri continuano a trovarsi a meraviglia. E sfiorano ripetutamente il terzo gol. Al 20’ Zaza spara sul portiere in uscita. E dieci minuti dopo è Immobile ad arrivare vicino alla porta olandese, ma stavolta senza il piede felice.

LE FORMAZIONI

ITALIA Sirigu; Ranocchia, Bonucci, Astori, Darmian (nel st dal 27’ Candreva); Marchisio (nel st dal 18’ Verratti), De Rossi (nel st dal 22’ Parolo), Giaccherini, De Sciglio (dal 22’ del st Pasqual); Immobile (nel st dal 32’ Giovinco), Zaza (nel st dal 27’ Destro). Ct.: Antonio Conte

OLANDA. Cillesen; Janmaat (nel std al 27’ Van der Wiel), De Vrij, Martins Indi, Blind (nel std al 18’ Peters); Kuyt, De Jong, Wijnaldum (nel std al 40’ Fer); Van Persie (nel std al 35’ Narsing), Sneijder, Lensn(dal 12’ del pt Veltman). Ct.: Guus Hiddink

ARBITRO: Karasev (Russia)

MARCATORI. Nel pt al 3’ Immobile e al 9’ De Rossi su rigore

ESPULSO: Martins Indi. Ammonito: Verratti


Sandro Bennucci

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