Buco dell’Asl di Massa: il tribunale di Milano dà ragione alla Deloitte e punta il dito sulla Regione Toscana
FIRENZE,- Il Tribunale civile di Milano, nel decidere sulla causa di risarcimento del danno intentata dalla Regione nei confronti della società Deloitte, che si era occupata dell’incriminato bilancio 2008 dell’Asl di Massa, ha con chiarezza evidenziato nella propria sentenza che la Toscana deve in primo luogo guardare in casa propria nell’attribuire responsabilità in merito al mega buco Asl.
Lo affermano, in una nota, i consiglieri regionali Fi Stefano Mugnai e Jacopo Ferri.
Per gli esponenti azzurri «il quadro della vicenda tracciato a suo tempo dalla relazione di minoranza della commissione d’inchiesta regionale sulla vicenda trova una ulteriore, autorevole, conferma, dopo quelle, pesantissime, gia’ avute attraverso le pronunce del Tribunale del riesame di Genova e del Tribunale di Massa ad esito dei procedimenti risoltisi a favore dell’ex direttore generale Delvino, che invece la Regione aveva individuato, proprio insieme a Deloitte, quali principali colpevoli del mega buco». Secondo Mugnai e Ferri «nonostante tutto questo, invece, ancora oggi non solo non si è avuta traccia del mea culpa di Rossi (assessore alla sanità per 10 anni e poi presidente della Regione), ma si è assistito ad una pervicace azione della Regione, volutamente strabica, che ha del tutto escluso personaggi che hanno avuto ruoli di primissimo piano in quella vicenda: lo stesso Rossi, il responsabile scientifico Niccolò Persiani e la dirigente Carla Donati, rispetto ai quali non risultano essere state avanzate azioni idonee. Crediamo – concludono – che questo ulteriore passo verso la verità di quanto accaduto in merito al buco di circa 400 milioni scoperto nel 2010 all’Asl 1 di Massa Carrara, dimostri una volta di più le gravi responsabilità politiche del
presidente Rossi rispetto a questa pagina nerissima della sanità toscana.»