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La stazione di Campo di Marte

Toscana Risto chiude la mensa dei ferrovieri a Campo di Marte

La mensa dei ferroviari a Campo di Marte, prossima alla chiusura
La mensa dei ferroviari a Campo di Marte, prossima alla chiusura

FIRENZE – La mensa dei ferrovieri della stazione di Campo di Marte sta per chiudere i battenti. La notizia – che ancora non è ufficiale – circola tra i lavoratori da un paio di mesi che domani, mercoledì 27 marzo, incontreranno l’azienda, la Toscana Risto srl che ha il servizio in subappalto, un tempo gestito da Dopolavoro ferroviario. Nel giro di qualche mese, dunque, i dipendenti potrebbero essere mandati a casa. Possibilità, peraltro, avallata da una circolare interna “ricevuta un pò di tempo fa” svelano i lavoratori, che attesta che la Toscana Rusto ha chiesto la procedura di mobilità per 14 dipendenti su 19 a Firenze, 4 a Pistoia e 2 a Viareggio.

Il problema deriva da un buco di 100 mila euro che la Toscana Risto non riuscirebbe a colmare a causa degli affitti dei locali – di proprietà di Ferrovie – troppo elevati e del numero delle utenze che usufruiscono del servizio mensa troppo basso rispetto alle aspettative iniziali. Ferrovie ha così pensato bene di risolvere il tutto smantellando la mensa di Campo di Marte e distribuendo ai ferrovieri i ticket restaurant, che alle orecchie dei dipendenti suona più come un contentino.

“Per noi è stata una doccia fredda – commenta non senza preoccupazione Lucia Murgo, delle Rappresentanze sindacali unitarie – soprattutto perchè i lavoratori che si occupano di garantire il servizio (in totale sono 5 quelli della mensa di Campo di Marte di cui 3 full time e 2 part time) potrebbero non essere ricollocati. Poi, c’è anche da dire – aggiunge – che i ferrovieri non sono affatto contenti perchè quando vengono qui hanno, a partire dalle 11 fino alle 13, un primo e un secondo caldi”.

Nell’ipotesi, sempre più concreta, della chiusura della mensa di Campo di Marte resterebbero attive in città soltanto le mense del Romito – “che, considerata la situazione di Toscana Risto, chiuderà subito dopo quella di Campo di Marte”, avverte Murgo – e quella di via Alamanni attualmente aperta al pubblico, gestita però dall’azienda Elior, “dove sono stati già ridotti drasticamente i pasti da 600 a 200 al giorno”. Un discorso a parte va fatto per la mensa di viale Lavagnini dove pare che, a breve, sposteranno alcuni uffici e il bar da un’ala all’altra dell’edificio. In questo caso – secondo voci di corridoio – Ferrovie avrebbe deciso di affidare il servizio (attualmente gestito da Toscana Risto) all’azienda Dopolavoro ferroviario che, in teoria, riuscirebbe a garantire un profitto migliore della società uscente; anche se, al momento, sfuggirebbero i criteri di selezione. “La situazione è critica – conclude la rappresentante sindacale -; non resta che aspettare l’incontro di domani per sapere se ci sono ulteriori novità. Certo è che di speranze ne abbiamo davvero poche”.


stefania ressa

Giornalista

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