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Firenze, movida: prefetto e questore pronti al giro di vite. Città indignata per gli atti d’inciviltà in Santo Spirito e Santa Maria Novella

movida
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FIRENZE – Dopo il lancio delle bottiglie in Piazza Santo Spirito, e i giovani studenti dell’Erasmus che hanno trasformato piazza Santa Maria Novella in una latrina e discarica a cielo aperto, e dopo la condanna di tutte le istituzioni, giovedì mattina, 2 ottobre, si riunirà il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. Intanto oggi, 30 settembre, in prefettura si è svolto l’incontro tra il prefetto Varratta, il questore Raffaele Micillo e un buon numero di rappresentanti dei locali di via dei Benci per fare il punto della situazione. Intanto è stato confermato che il patto per la notte va avanti. Un meeting che è servito per ricalibrare il tiro soprattutto sulla formazione degli stewards, che si chiameranno addetti ai servizi di controllo.

Firenze è indignata per quel che è successo. Intollerabile. Disgustoso. Su Santo Spirito, secondo le ultime voci, le indagini stanno andando avanti per scoprire chi è il responsabile del lancio di bottiglie e capire i motivi. Negli ultimi due fine settimana si sono verificati episodi preoccupanti nei confronti dei giovani che frequentano i locali della zona. Qualcuno ha gettato dalla finestra di un palazzo un bottiglia piena di liquido. Nel primo episodio sono dovuti intervenire anche gli operatori del 118 per medicare un giovane sfiorato dalla bottiglia lanciata da un palazzo. Nel secondo episodio, invece, solo grazie alla mediazione degli agenti di polizia municipale, è tornata la calma. Alcuni giovani sono stati mancati dalla bottiglia solo per puro caso e sono partiti suonando campanelli e cercando il responsabile. Una storia che poteva finire male.

Altro punto nevralgico della movida fiorentina, Santa Maria Novella; altro increscioso e preoccupante episodio dovuto alla maleducazione di studenti venuti per seguire il programma comunitario Erasmus. Era solo un punto di ritrovo per andare poi tutti insieme ad una festa hawaiana, ma si è trasformato in un party che come risultato ha trasformato il sagrato di una delle più belle chiese di Firenze in una pattumiera e le preziose mura di marmo in una latrina occasionale. Ferma la condanna delle istituzioni ed duri ammonimenti sono arrivati anche dall’Ateneo Pisano che in una nota precisa di voler intraprendere delle iniziative di sensibilizzazione rivolte a tutti gli studenti per il rispetto delle regole di convivenza civile.

Ma il fatto resto il patto della notte fa acqua o almeno non è più efficace come quando è stato siglato. A questo va aggiunto che la convivenza tra locali notturni, movida, giovani, residenti e opere d’arte non è mai stata semplice e questo non solo adesso, e non solo in Oltrarno o in Santa Maria Novella, ma in tutti i quartieri dove ci sono ristoranti, pub, club, bistrot. L’affaire Santa Maria Novella come era abbastanza prevedibile ha fatto il giro e subito i vari comitati, coordinamenti e associazioni contro la movida selvaggia si sono fatti sentire.


Rebecca Romoli

Giornalista
rebecca.romoli@gmail.com

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