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L'arresto dei due rapinatori è stato fatto dalle Volanti del 113

Beccati dalla polizia mentre tentano la truffa dello specchietto

Polizia Volante 2E’ andata male stamani a tre giovani napoletani, che tentavano una truffa a Firenze con il classico metodo dello specchietto. In particolare, i tre erano già stati avvistati nelle prime ore della mattina dai poliziotti, in servizio di pattuglia per il contrasto dei reati contro il patrimonio, mentre tentavano di individuare l’eventuale vittima. La tecnica adottata è da manuale: il conducente dell’auto, in genere a noleggio a bordo della quale vi sono gli autori della truffa, parcheggia il veicolo in una strada stretta ed attende il transito delle auto tentando di colpirle lievemente con la mano.

Una volta colpita l’auto, la seguono fermando il conducente e mostrano la plastica rotta dello specchietto retrovisore della loro auto (anzitempo staccata intenzionalmente. “Mi avete rotto lo specchietto, volevate scappare? Che facciamo?” è l’ormai classica frase rivolta che normalmente finisce con una soluzione in modo bonario, chiedendo di essere risarciti sul momento e per contanti. “Cento euro e la finiamo qui, senza denuncia all’assicurazione. E’ meglio anche per voi”. Il conducente “colpevole” finisce per accettare e spesso ringrazia anche e si scusa.

Non è andata così oggi in via Palazzuolo. Dopo un lungo pedinamento i poliziotti hanno notato il veicolo dei napoletani che raggiungeva un’altra auto sul lungarno Vespucci, per la richiesta di risarcimento di un presunto danno allo specchietto. Il conducente di quest’ultima, un giovane fiorentino aveva sentito un lieve colpo alla propria auto, ma era certo di non aver urtato nessuno. Intimorito però dall’insistenza dei tre napoletani stava per cedere alla richiesta di pagamento immediato quando sono intervenuti i poliziotti che stavano assistendo alla scena, bloccando i tre malviventi in flagranza di reato. L’auto da loro usata per la truffa era stata noleggiata presso una ditta di noleggio auto.

I tre truffatori, di età compresa tra i 36 e 30 anni, già gravati da numerosi precedenti per reati contro il patrimonio, sono stati denunciati a piede libero per tentata truffa aggravata in concorso e sottoposti alla misura di prevenzione del rimpatrio obbligatorio con divieto di ritorno nel comune di Firenze.


Sandro Addario

Giornalista

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