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Firenze, anche dal teatro arriva solidarietà per il maresciallo Giangrande

Applausi per Martina Giangrande (terza da sinistra) al termine dello spettacolo
Applausi per Martina Giangrande (terza da sinistra) al termine dello spettacolo

FIRENZE – Spettacolo e solidarietà, una miscela vincente che anche ieri a Firenze ha dimostrato la sua forza. È il caso di «Ma che storia è questa!?» una parodia musicale sui grandi protagonisti della storia italiana, andata in scena al Teatro Puccini per aiutare il maresciallo dei carabinieri Giuseppe Giangrande di Prato, immobilizzato a seguito delle ferite riportate durante la sparatoria del 28 aprile 2013 davanti a Palazzo Chigi a Roma. Un sostegno non solo economico ma anche psicologico, tramite la figlia Martina ospite d’onore in prima fila. Con lei c’era anche Antonio Calabrese, cognato di Giangrande, che è stato tra i promotori della serata.

Applausi a scena aperta per gli attori della compagnia teatrale «Senzarete», iniziativa amatoriale tutta fiorentina nata all’interno del Gruppo Scout Firenze 7 di Santa Maria a Coverciano e portata avanti con passione da 30 anni.

Oltre due ore di spettacolo che filano via veloci nella rilettura in chiave musicale dei più importanti passaggi della storia del nostro paese. Dalla leggenda di Amulio (pochi lo ricordano) il re usurpatore di Alba Longa che gettò nel Tevere i gemelli Romolo e Remo: il fato volle però che si salvassero e fondarono Roma. Una scena intervallata da un puntuale intervento di «Porta a Porta» sulla vicenda. Si arriva poi a Giulio Cesare, che alla televisione vuol vedere l’oroscopo, dove però gli vengono preannunciate notizie poco buone per le Idi di Marzo, naturalmente al ritmo canoro dei «Giardini di Marzo» di Lucio Battisti.

Dante e Virgilio
Dante (Arnolfo Gengaroli) e Virgilio (Paolo Carraresi)

Si passa poi a Dante che comincia il suo viaggio accompagnato da un Virgilio che gli premette che non sarà una passeggiata: «L’Inferno non è Monte Carlo» con le note di un motivo di successo degli anni ’70. Le scene e gli applausi vanno avanti poi con Giovanna d’Arco e la guerra dei cent’anni per arrivare a Cristoforo Colombo («sono un colombo viaggiatore» canta) che ottiene i favori della regina Isabella di Castiglia per finanziare la spedizione verso le Indie.

Si arriva poi a Galileo Galilei che commenterà l’accanimento del Santo Uffizio contro di lui con le parole: «tu chiamale se vuoi…inquisizioni» sempre al ritmo di Mogol e Battisti. Un passaggio attraverso le vicende di Masaniello, e poi il finale tutto risorgimentale per Giuseppe Garibaldi che saluta Anita prima della spedizione dei Mille con la promessa di tenersi in contatto tramite WhatsApp e Twitter.

Il tutto è un mix di storia e fantasia dove niente è lasciato all’improvvisazione, né la musica moderna perfettamente parodiata abbassa (anzi rinforza) il livello della ricostruzione storica dei fatti narrati. L’applauso più lungo? Quello tributato dal pubblico e dagli attori a Martina Giangrande. «È stato bellissimo – dice dal palcoscenico alla fine, cercando di non tradire l’emozione – mi dispiace una sola cosa: essere qui da sola. Ma se mi promettete una nuova recita, la prossima volta voglio proprio riuscire a portarci mio padre». C’è da scommettere che l’invito sarà presto raccolto.

MA CHE STORIA È QUESTA!?

  • Testi: Arnolfo Gengaroli
  • Regia e aiuto regia: Enrico Vanadia e Claudia Viti
  • Compagnia Teatrale Senzarete

Interpreti e personaggi:

  • Arnolfo Gengaroli (Amulio / Dante / R. Garcìa / Masaniello / R. Pilo)
  • Enrico Vanadia (Giulio Cesare / Cristoforo Colombo)
  • Olimpia Siliani (Mamma / Beatrice / Anita Garibaldi)
  • Paolo Carraresi (Remo / Cassio / Virgilio / Gabelliere)
  • Paola Sellerio (Direttrice / Calpurnia / Regina Isabella)
  • Giulio Lam Nang (Romolo / Marcantonio / Re Carlo / Galileo / Garibaldi)
  • Claudia Viti (Fantasia / Giovanna D’arco / Pirata)
  • Laura Masoni (Rea Silvia / Pirata / Carmenella)
  • Valentina Guerri (Maestra / Popolana / Marina)
  • Valentina Vannucci (Maestra / G. Donati / Italia / Pirata)
  • Francesco Chiaramonte (Bruto / Inquisitore / Don Orazio / Nino Bixio)
  • Francesca Tavanti (Maestra / Astrologa / Pirata)
  • Lorenzo Gabellini (Cinna /Paolo /Fratello Giovanna /Keplero/ V.Emanuele)
  • Benedetta Girolami (Maestra / Francesca / Germana)
  • Lorenzo Abbatecola (Caronte / Selvaggio / Generale Goffredo)
  • Anna Meconcelli (Maestra / Popolana / Madre Galileo)
  • Fabio De Lucia (Marte / Cardinal Ruggeri / Viceré)
  • Giuliano Giuliani (Conte Ugolino / Sacerdote)
  • Michela Galardi (Popolana / Pirata)
  • Emma Vanadia (Scolara)
  • Laura Marzola (Scolara)

  • Musiche Dal Vivo: Maestro Fabrizio De Vincenzi.
  • Coreografie: Enrico Vanadia.
  • Scenografie: Lorenzo Abbatecola.
  • Costumi: Laura Masoni, Rosaria Lopez.
  • Luci, Audio, Suoni: ‘Cioccia’ Piccioli, Riccardo Piccioli, Vittorio Gioia.
  • Aiuti di palco: Giulio Signorini E Laura Cecchi.

Sandro Addario

Giornalista

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