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Ue, interrogazione leghista shock: chiede a Junker e Bce se è vero che è in arrivo un prelievo sui conti correnti. Urge una precisazione

Unione Europea,BRUXELLES – Torna davvero l’ipotesi di un prelievo forzoso dai nostri conti correnti? L’ europarlamentare leghista Gianluca Buonanno ha presentato un’interrogazione scritta alla Commissione Ue e alla Bce per chiedere di confermare «l’esistenza di un piano di misure adottato nel luglio 2014». Un piano che prevederebbe «l’imposizione di misure d’urgenza che consentirebbero il congelamento dei conti correnti bancari dei cittadini e delle imprese europee e il prelievo forzato delle somme ritenute necessarie a fronteggiare l’esposizione debitoria». Buonanno, inoltre, si chiede: «La Bce ritiene che il rischio di default sia concreto a tal punto da permettere l’adozione di un tale piano?».

L’INTERROGAZIONE : L’interrogazione sostanzialmente chiede spiegazioni sull’esistenza di un piano, applicabile anche all’Italia, che, pur a livello ancora solo teorico, viene già chiamata ‘euro-rapina’ (la mente corre fino a quel blitz, compiuto furtivamente da Giuliano Amato, che nottetempo, nel lontano 1992, fece un prelievo forzoso dai nostri conti in banca).

PRELIEVO DEL 10% : L’europarlamentare leghista ha anche parlato di numeri: «Mi è stato detto da fonti interne alla Commissione – ha detto – che esiste un documento nel quale si specifica che il prelievo sui conti correnti potrebbe arrivare al 10% delle giacenze». Il leghista aggiunge: «In ogni caso la Bce e la Commissione devono smentire se si tratta di una notizia falsa oppure confermarla».

COLLASSO VICINO: In sede di interrogazione, Buonanno ha chiesto se la Bce consideri così prossimo un collasso del sistema per varare piani segreti di tale portata. In questi mesi la Bce di Mario Draghi e le istituzioni italiane stanno spingendo per la creazione di una bad bank, ossia un ente che si accolli i crediti spazzatura degli istituti, che in Italia superano i 180 miliardi. Obiettivo, ripulire i bilanci e di fatto garantire la sopravvivenza del sistema. Un altro indice del fatto che il collasso potrebbe essere molto più vicino di quanto si possa pensare.

Quindi, occhi aperti e attenti alle brutte sorprese. Il Governo italiano non deve rendersi complice di un’ulteriore rapina ai danni degli italiani.

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