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Sanità toscana, accuse di corruzione per le forniture: arrestati 3 imprenditori, indagati 15 medici

E' polemica in Consiglio regionale dopo la pubblicazione del rapporto Mes sulla sanità in Toscana
Sanità toscana nella bufera: inchiesta per corruzione a carico di medici e imprenditori

FIRENZE – La Guardia di Finanza ha arrestato a Firenze tre imprenditori nell’ambito di un’inchiesta della procura del capoluogo toscano che ipotizza una corruzione nella fornitura di presidi sanitari in strutture ospedaliere toscane e non. Gli imprenditori sono finiti ai domiciliari. Si tratta di Rodolfo Bonaccini, 78 anni, e i suoi figli Marco, 52 anni, e Rudy, 54 anni. I tre sono rappresentanti di dispositivi medici prodotti da altre aziende estranee all’indagine.

Nell’ambito dell’inchiesta dei pm della procura di Firenze, Luca Turco e Giuseppina Mione, risultano indagati una quindicina di medici. Coinvolti nelle indagini anche il primario del reparto di cardiologia dell’ospedale San Giovanni di Dio di Firenze, Giovanni Maria Santoro, il direttore di aritmologia dell’ospedale fiorentino di Careggi, Luigi Padeletti, e il direttore di cardiologia invasiva di Careggi, David Antoniucci.

Gli investigatori della Finanza e della procura di Firenze non sollevano dubbi sulla qualità dei prodotti oggetto dell’indagine, ma sulla correttezza delle gare. Al centro delle indagini una serie di gare per la fornitura di prodotti cardio-chirurgici, come gli stent coronarici a tre ospedali toscani: i fiorentini San Giovanni di Dio e Careggi e il pisano Cisanello.

Gli investigatori ipotizzano che i medici abbiano favorito i tre imprenditori influenzando le commissioni che dovevano decidere quali prodotti acquistare in cambio di benefit come vestiti, viaggi, cellulari, tablet. Una delle gare al centro dell’inchiesta è per un ammontare di 20 milioni di euro. Perquisizioni e acquisizioni sono in corso in Toscana, Emilia Romagna, Lombardia, Liguria e Piemonte.

Il vicepresidente della Commissione sanità del Consiglio regionale, Stefano Mugnai (Forza Italia) ha annunciato che chiederà all’assessore toscano alla Salute, Luigi Marroni, di venire a dare spiegazioni della vicenda in aula.

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